Pescara. “In Abruzzo c’è stato l’ennesimo femminicidio ed è l’ennesima sconfitta per noi, per tutte e tutti. Quanto accaduto a Nereto, in provincia di Teramo, impone una riflessione, ma soprattutto un percorso di azioni concrete da attuare. Da un lato è necessario applicare in modo drastico la normativa esistente, per far sì che i provvedimenti che pure, dopo lunghe battaglie, sono oggi in vigore, come ad esempio il ‘Codice rosso’, non siano un’occasione mancata. Dall’altro è fondamentale proseguire la battaglia delle battaglie, ossia quella culturale finalizzata alla costruzione di un pensiero diffuso che generi la definitiva sconfitta della violenza sulle donne.
C’è bisogno di avviare una grande stagione perché le donne si sentano protette anche nel coraggio di denunciare, perché possano trovare dei punti di riferimento, perché non si sentano sole. Per farlo servono scelte e relative risorse ed è necessario il coinvolgimento di tutti gli attori coinvolti, a partire dalla scuola e fino alle istituzioni. È il tempo di concrete azioni di sistema che superino le dissertazioni liturgiche ed entrino nel terreno delle risposte. La Cgil, come sempre, c’è. E unitamente alla Confederazione c’è lo Spi-Cgil. Le donne del sindacato ci sono”.
Lo affermano Rita Innocenzi, della segreteria Cgil Abruzzo Molise, Loredana Piselli, del coordinamento Donne dello Spi-Cgil Abruzzo Molise, ed Emanuela Loretone, della segreteria organizzativa Cgil Teramo, a proposito dell’omicidio di Mihaela Roua, 32enne uccisa ieri a coltellate dal compagno.