Lanciano. “Lo scorso 30 maggio FederAutismo Abruzzo, composta da associazioni di genitori e da enti no profit anche titolari di strutture di riabilitazione dedicate, ha inviato una lettera alla Asl di Lanciano – Vasto – Chieti per chiedere un incontro urgente”, si legge in una nota della Federazione, “esprimendo forte preoccupazione per alcune criticità riguardanti l’assenza del percorso di cura più volte segnalato e proposto, l’assenza del percorso di cura dedicato alle persone adulte con autismo e l’assenza di una adeguata interlocuzione e co-progettazione con gli enti del terzo settore (organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, enti filantropici, imprese sociali, incluse le cooperative sociali, reti associative, fondazioni e altri enti di carattere privato diversi dalle società costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità inerenti in questo caso alla disabilità e in particolare all’autismo)”.
“La Federazione, nella lettera, ha espresso forte apprensione anche per il mancato rinnovo delle convenzioni e della proroga di contratto ai centri erogatori di servizi riabilitativi, situati nella zona relativa alla Asl di Lanciano – Vasto – Chieti”, aggiunge la nota. “Una situazione che genera incertezza sul futuro delle terapie riabilitative e sul loro proseguimento”.
“Si ricorda che le prestazioni sanitarie relative alla diagnosi e al trattamento dei disturbi dello spettro autistico devono essere garantite su tutto il territorio nazionale visto che dal 2017 l’autismo è entrato a pieno titolo nei Lea (Livelli essenziali di assistenza)”, prosegue FederAutismo. “Le terapie sono cruciali per lo sviluppo e il benessere delle persone con autismo e i limiti di spesa non possono incidere sul diritto alla prestazione, trattandosi del diritto alla salute, garantito dall’art. 32 della Costituzione e dalle disposizioni generali dell’ordinamento sanitario”.
“La persistente mancanza di chiarezza da parte dell’Azienda Sanitaria Locale sui percorsi di cura per le persone con autismo, sulle riabilitazioni e anche sul futuro degli operatori impiegati nelle strutture continua ad avere ripercussioni negative e significative, aumentando lo stress familiare e compromettendo i progressi raggiunti dai pazienti”, conclude la nota.
“Dispiace constatare che, dopo le numerose battaglie svolte in questi anni dalle associazioni costituenti FederAutismo e da parte della stessa, per realizzare servizi attraverso un dialogo costante e costruttivo all’interno del Tavolo tecnico regionale sull’autismo, istituito dall’Agenzia Sanitaria Regionale, oggi le nostre istanze vengano lasciate senza risposte. Oggi più che mai è necessario un confronto diretto per proseguire una collaborazione fattiva e per dare insieme risposte concrete alle persone affette da questa condizione”.