Pescara. Giorni decisivi per venire a conoscenza del futuro dell’impianto natatorio “Le Naiadi”, la cui situazione di incertezza si trascina da diverso tempo.
“Siamo in attesa, lunedì prossimo si svolgerà un incontro, della formalizzazione da parte dell’avvocato Tommaso Marchese affinché il contenzioso, il ricorso al Tar impugnato dalla Progetto Sport Gestione Impianti, venga ritirato”. Ad annunciarlo è l’assessore regionale alle Attività Produttive, Mauro Febbo, in merito alla vicenda del complesso di piscine ‘Naiadi’, chiuso da ieri a causa di una serie di guasti che ne hanno compromesso la funzionalità nei giorni scorsi.
La Progetto Sport Gestione Impianti ha avuto ad inizio aprile una proroga fino al 30 giugno dalla Regione Abruzzo per gestire la struttura. Intanto fuori dall’impianto i 70 dipendenti, che non ricevono stipendi da mesi, hanno attivato un presidio di protesta per spiegare all’utenza le loro problematiche: i rappresentanti sindacali si chiedono se sarà la Regione Abruzzo a trovare i fondi per procedere agli interventi di riparazione, che, sembrano necessitare almeno di uno-due mesi di tempo, con il rischio concreto di compromettere la stagione agonistica che ha il suo clou a cavallo di giugno e luglio con i campionati regionali e le qualifiche per i campionati nazionali. Secondo Febbo il ritiro del ricorso è l’alternativa ideale per poter poi procedere all’affidamento del servizio di gestione per 18 mesi. La volontà di voler rinunciare al ricorso al Tar, in merito all’impugnazione del bando di gestione temporanea fino al 31 luglio 2020, che coinvolgeva solo le associazioni sportive dilettantistiche, è stata comunicata al referente legale
dall’amministratore unico della Progetto Sport Gestione Impianti, Livio Di Bartolomeo; ad oggi però il ricorso non risulta ritirato.
“Abbiamo ereditato una gestione ingarbugliata che negli anni si è rivelata lacunosa – ha dichiarato l’assessore regionale alle Attività produttive Mauro Febbo in merito alla vicenda – ora siamo giunti al termine, la data di scadenza, con una carrellata di problematiche civilistiche e amministrative, fino a sfociare nella procedura concorsuale. Era possibile fruire di un project financing che, purtroppo, la precedente governance non ha saputo sfruttare al meglio”.
Nei giorni scorsi era intervenuta anche l’associazione consumatori Contribuenti Abruzzo, chiedendo di fissare all’ordine del giorno della prossima Consulta Regionale Utenti e Consumatori (Cruc) della Regione Abruzzo la questione dei 130 bambini iscritti a Propaganda, tesserati con l’associazione sportiva Sportlife SSD – che è stata messa fuori dalle Naiadi lo scorso 15 aprile per una controversia contrattuale con la Progetto Sport Gestione impianti srl – che ad oggi non possono praticare nuoto nonostante le quote associative pagate per l’attività sportiva fino al prossimo 31 luglio.