Chieti. “Difendiamo i lavoratori della Sevel, i loro stipendi, l’indotto automotive che in Abruzzo garantisce reddito ed occupazione a migliaia di famiglie, per questo diciamo si, con forza, alla garanzia dello Stato a Fca”. L’onorevole Camillo D’Alessandro, già consigliere regionale e deputato di Italia Viva, si schiera al fianco dei lavoratori abruzzesi.
“Non si tratta di un finanziamento”, spiega l’esponente di Italia Viva Abruzzo, “ma di una garanzia che attiva un prestito, che FCA dovrà restituire in 3 anni, che servirà a pagare innanzitutto gli stipendi ai lavoratori ed a garantire la liquidità necessaria per l’intero indotto, fatto di piccole piccole e medie imprese, che rischiano di non ripartire bloccando l’industria automobilistica in Italia ed in Abruzzo. Invece nessuno fiata sulle erogazioni miliardarie, non prestiti, dello Stato ad Alitalia, siamo al paradosso”.
“Spero che il Partito Democratico abruzzese”, precisa D’Alessandro, “spieghi al suo vice segretario Orlando di cosa si tratta in Abruzzo, che significherebbe per noi il venire meno del ruolo di Fca e del suo indotto nella nostra economia. Ormai siamo al “bufalifcio” quotidiano, che purtroppo pare risparmiare in pochi. Per essere chiari nessuno regala soldi a nessuno, FCA attiva un prestito con la banca e che dovrà restituire alla banca, per esigenze della filiera italiana. La sede legale non c’entra nulla”, conclude, “chi dice il contrario mente. Punto”.


