L’Aquila. “Abbiamo incontrato e ascoltato i rappresentanti del mondo agricolo abruzzese che oggi hanno manifestato davanti l’Emiciclo a L’Aquila. Gli agricoltori aspettano risposte concrete che, dopo sei anni di gestione del centrodestra, non solo non sono arrivate, ma la situazione è addirittura peggiorata”, il segretario regionale del PD Daniele Marinelli con il capogruppo e i consiglieri del Gruppo regionale Silvio Paolucci, Antonio Blasioli, Dino Pepe, Sandro Mariani, Pierpaolo Pietrucci e Antonio Di Marco a commento della manifestazione delle associazioni agricole sulla gestione della fauna selvatica in Abruzzo.
“Hanno fatto bene a manifestare: il problema non è stato risolto né contrastato efficacemente – sottolineano gli esponenti PD – . Il pagamento degli indennizzi negli anni è stato drasticamente ridotto, con rimborsi che coprono appena il 15-20% dei danni riscontrati. Di fronte a questa situazione, molti agricoltori hanno smesso persino di presentare denuncia, sfiduciati da un sistema che non li tutela. Il tanto decantato “sistema abruzzo da esportare”, in sanità così come in agricoltura, semplicemente non funziona. A fronte dei danni già ingenti, la Giunta Marsilio ha inferto un ulteriore colpo al settore con i 50 milioni di euro di tagli lineare disposti per coprire il disavanzo della sanità, visto che di questi, ben 6 milioni saranno sottratti proprio all’agricoltura. Dopo aver caricato sui cittadini 42 milioni di euro in nuove tasse, la Regione sceglie di sacrificare anche le risorse per i risarcimenti delle aziende agricole. Le parole non bastano più. Le dichiarazioni dell’assessore Imprudente dimostrano ancora una volta la distanza tra la narrazione e la drammatica realtà vissuta dal mondo agricolo abruzzese. È inaccettabile che, di fronte a un’emergenza strutturale come quella della fauna selvatica, la Regione scelga di ridurre le risorse anziché potenziarle, serve un cambio di passo radicale, con il coinvolgimento diretto degli agricoltori nelle decisioni”.
Non solo protesta, ma anche proposta: “È necessario attivare un sistema di monitoraggio omogeneo, trasparente e aggiornato, fondato su criteri scientifici condivisi. Solo così sarà possibile calibrare i piani di abbattimento, valutare i risultati ottenuti e rendere trasparente il rapporto tra fauna, territorio e attività antropiche. Occorre inoltre garantire risarcimenti tempestivi e adeguati per i danni da fauna. I fondi stanziati dalla Regione per gli indennizzi sono gravemente insufficienti, i rimborsi arrivano con anni di ritardo e non coprono i danni reali. È fondamentale mettere in campo le misure di autodifesa degli agricoltori: la prevenzione deve essere sostenuta concretamente con risorse per l’installazione di recinzioni, sistemi dissuasivi e protezioni per allevamenti e colture. Faremo nostra la proposta di revisione delle leggi regionali in materia di gestione e di disciplina dei danni causati dalla fauna selvatica e dell’esercizio venatorio, anche nell’ottica di rimuovere gli ostacoli burocratici alla partecipazione degli agricoltori nelle decisioni. Il problema della gestione della fauna non è solo legato alla tutela delle colture, ma anche all’incolumità delle persone, come dimostrano i numerosi incidenti stradali – concludono – . È tempo che la Giunta regionale abbandoni la politica degli annunci e inizi finalmente ad affrontare con serietà anche questa emergenza, ascoltando gli agricoltori e attuando interventi strutturali con risorse adeguate come il PD chiede da anni”.