L’Aquila. “Non mi unisco al coro di chi vuole ridicolizzare certe scelte e certe regole che mi rendo conto possano apparire grottesche. E’ dura dover firmare un’ordinanza che dice che si gioca con i
guanti, ma preferisco un centro sportivo che apre con quei limiti ad un centro sportivo chiuso per sempre”.
Così il presidente della giunta regionale abruzzese Marco Marsilio, oggi pomeriggio in conferenza stampa, in merito all’ordinanza regionale che consente di tornare a praticare sport di squadra a livello amatoriale, prescrivendo però l’obbligo di indossare i guanti e il divieto di effettuare contrasti e marcature a uomo. “Poi sono tutti liberi di scegliere se accettare queste regole, adeguarsi o fare i puristi, però i centri sportivi abruzzesi stanno facendo festa, perché dopo avere subito tre mesi di chiusura, che li stanno portando al fallimento, nel giro di mezza giornata hanno avuto un boom di prenotazioni e questo vuol dire che era pieno di gente che aveva voglia di fare una sgambata”.
“Siamo in un Paese che fino a poche settimane fa considerava un untore chi andava a correre in un parco o si faceva qualche chilometro in bicicletta. Il sottoscritto è stato processato dalle opposizioni perché nella settimana del primo maggio ha adottato ordinanze che facevano riprendere attività
all’aria aperta. In particolare a Pescara nacque processo su quel che accadde in quel fine settimana del primo maggio e 15 giorni dopo c’erano zero contagi e questo dimostra che si può vivere senza paranoie, ai tempi del Covid, con le dovute attenzioni e facendo i conti con le autorità mediche e scientifiche che dobbiamo rispettare”.
“Ho parlato con i vertici sportivi, a partire da Malagò, che mi ha fatto i complimenti perché Abruzzo è tra le primissime regioni a riaprire le attività sportive. Spero che presto anche il Governo nazionale e il ministero dello Sport e tutto il mondo sportivo, riescano a fare dei protocolli, insieme al comitato tecnico scientifico”.