Chieti. Con 16 voti contrari e 15 favorevoli, il Consiglio comunale di Chieti ha bocciato la delibera con cui si procedeva alla messa in vendita di una delle tre farmacie comunali per 1,3 milioni di euro, necessari per far quadrare il bilancio dell’ente. Di fatto, la maggioranza di centrodestra è andata sotto perché quattro consiglieri hanno votato con la minoranza; fatto che potrebbe avere ripercussioni sulle prossime elezioni regionali. Alla seduta erano presenti alcuni dipendenti della farmacia da vendere e dell’azienda speciale multiservizi Chieti Solidale nonché un gruppo di abitanti del quartiere Filippone dove la farmacia è ubicata.
“La mancata vendita determinerà un gravissimo squilibrio economico che sarà necessario recuperare con tagli e
maggiori entrate – commentano assessori e consiglieri di centrodestra – Pur di abbattere il centrodestra,
l’opposizione, con i quattro ‘ribelli’, ha messo a repentaglio la tenuta dei conti del Comune: ciò vorrà dire maggiori sacrifici per i cittadini. Ma tutto questo non stupisce se analizziamo ciò che la sinistra ha fatto quando è stata al governo nazionale, regionale e comunale. Tale atteggiamento è inaccettabile e determinerà conseguenze sulle scelte politiche alle imminenti elezioni regionali in considerazione del fatto che due dei quattro consiglieri eletti nel centrodestra si richiamano all’Udc”.
“L’esito della votazione in Consiglio, con il voto contrario di quattro consiglieri eletti con la maggioranza di centrodestra, Mario De Lio, Roberto Melideo, Stefano Rispoli, Mario Troiano, ha messo a grave rischio l’equilibrio economico dell’Ente” aggiungono assessori e consiglieri. Dopo il Consiglio, la maggioranza, assessori e consiglieri, ha chiesto al sindaco, Umberto Di Primio, di rimanere responsabilmente al suo posto in questo difficile momento. “Questa mattina è stata punita l’arroganza di un sindaco – ha detto Enrico Raimondi, consigliere de L’Altra Chieti – che, pur di rimanere in carica, continuerà a volere svendere pezzi importanti della città. Oggi glielo abbiamo impedito, grazie a un lavoro di settimane”.
Per il consigliere Pd Alessandro Marzoli “fare l’amministratore comunale è a volte un ruolo impegnativo, che comporta delle scelte. Sono stato votato da tanti cittadini che mi hanno chiesto di vigilare su quello che sarebbe stato il lavoro del sindaco e della sua Giunta, di valutare i documenti e tutelare gli interessi di una comunità. Sento molto forte questa responsabilità. Stamattina ciò ha significato impedire la vendita di una farmacia comunale, salvaguardando un quartiere, dei lavoratori, delle famiglie. Insieme a bravi colleghi si è impedito un danno al nostro territorio, che merita oggi più che mai una nuova classe dirigente, fresca nello spirito e nelle idee”.