L’Aquila. “Ho lavorato in nero per 12 anni, ricoprendo vari incarichi di alta responsabilità e gestendo la sede locale del sindacato dal 2006. Quando ho alzato la voce sono stata commissariata e sbattuta fuori”. Così Giuliana Vespa, ex segretario provinciale dell’Aquila del sindacato Ugl, sul commissariamento del provinciale dell’Aquila con Roberto Bussolotti.
“Il 3 ottobre mi hanno comunicato la sospensione cautelare con contestuale commissariamento, a causa del mancato invio del bilancio del 2017, ma carte alla mano posso dimostrare che il 3 settembre ho inviato tutta la documentazione richiesta – denuncia Vespa in una conferenza stampa – questo per dire che il vero motivo è che ho preteso che la mia posizione venisse messa in regola dopo tutti questi anni”.
Oggi il suo legale, Paola Fatima Cortesi, ha depositato presso il Tribunale dell’Aquila il ricorso contro la sigla sindacale “per aver lavorato in nero, con rassicurazioni continue sia sull’assunzione di Vespa, sia su una sanatoria per la mancata contribuzione”, ha spiegato il legale. Ad affiancare nella battaglia l’ex segretario provinciale, il marito ed ex responsabile nazionale dell’Ugl Credito, Piero Peretti, che si è dimesso il 9 novembre scorso “anche e soprattutto per l’assurda vicenda vissuta da Giuliana”, ha spiegato l’ex dirigente nazionale nell’incontro con la stampa.
A mostrare solidarietà a Giuliana Vespa, oltre alle altre sigle sindacali, la deputata del Pd, Stefania Pezzopane, il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, e il vicesindaco del capoluogo, Guido Liris, quest’ultimo presente alla conferenza stampa. Vespa ha invitato il segretario generale, Francesco Paolo Capone, i vice segretari generali, Giancarlo Favoccia, Luca Malcotti e Luigi Ulgiati, oltre che il sottosegretario al ministero del Lavoro, Claudio Durigon, che fino a dicembre 2017 è stato vice segretario generale con delega al personale della Ugl e che conosce la situazione aquilana, “a smentire la mia posizione lavorativa regolare”.