Teramo. “Sono ormai oggetto di cronaca locale e nazionale i recenti avvenimenti che si sono verificati nei giorni del 24/09/2023 e del 25/09/2023, i quali hanno senza ombra di dubbio turbato l’ordinaria attività lavorativa presso la Casa Circondariale di Teramo”. E’ quanto si legge in una nota stampa della Segreteria Provinciale
U.S.P.P. Teramo.
“Nelle suddette date, infatti, hanno avuto luogo due evasioni: la prima ad opera di una detenuta ristretta nel reparto detentivo femminile la quale, a seguito della concessione di un permesso premio (ex art. 30 ter O.P.), non ha fatto rientro entro l’orario previsto, come disposto dalla normativa sull’Ordinamento Penitenziario; della seconda si è reso, invece, protagonista un det.to di nazionalità albanese, architettando una rocambolesca fuga dalla propria camera detentiva, con l’aiuto esterno e il probabile utilizzo di droni.
Mentre le ricerche, coadiuvate dalle altre forze di polizia e dall’Arma dei Carabinieri, sono tutt’ora in corso ricordiamo che la carenza di oltre il 30% del personale rispetto alla pianta organica prevista nell’istituto ha condotto ad una drastica riduzione del livello di sicurezza del penitenziario, riscontrabile inoltre: da un accorpamento massiccio dei posti di servizio prima distinti; dal mancato adeguamento della struttura penitenziaria alle tecnologie attuali, non essendo dotata di sistemi aggiornati di videosorveglianza, sensori di ultima generazione e inibitori di segnale per cellulari e droni (che sempre più spesso trasportano impunemente ed elusivamente oggetti alle sezioni detentive da chilometri di distanza); dal sovraffollamento della popolazione detenuta (circa 150 ristretti in più rispetto al numero previsto dalle tabelle ministeriali), difatti non contro-bilanciato dall’organico della polizia penitenziaria in forza a Teramo, costretto, inter alia, a lavorare in condizioni precarie di sicurezza e con turni lunghi e faticosi.
Fatti costatati anche dalla delegazione nazionale U.S.P.P., giunta in visita a Teramo solo tre giorni fa. Un riferimento deve essere operato alla serietà e professionalità del personale in servizio la cui certezza dell’operato, date le attuali risorse, non può che escludere ogni responsabilità da parte degli agenti che di più non possono fare.
Lo status quo dell’istituto in oggetto è così preoccupante non consentire ulteriori indugi; l’U.S.P.P. chiede che vengano adottate immediate misure volte a ristabilire l’ordine e la sicurezza all’interno dell’Istituto e, pertanto, che sia inviato personale, anche in missione temporanea, presso questa Casa Circondariale e che vengano effettuati lavori innovativi volti a dotare quest’ultima di sistemi tecnologici che non consentano il ripetersi di tali eventi di cronaca”.