Alba Adriatica. Prosegue senza soluzione di continuità l’impegno dei carabinieri della compagnia di Alba Adriatica volto a garantire la sicurezza dei cittadini nella Val Vibrata. Oltre ai consueti servizi per il rispetto delle normative anti covid 19, negli ultimi due giorni i militari hanno effettuato controlli a tappeto su tutti i soggetti pregiudicati residenti nella giurisdizione e sottoposti a misure restrittive, traendo in arresto 3 individui.
Nella serata del 03 gennaio i carabinieri del N.O.R.M – Aliquota Radiomobile, nel controllare C.F., pregiudicato quarantatreenne, ristretto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione di Alba Adriatica, hanno accertato che questi era evaso. Le immediate ricerche dell’uomo hanno permesso di rintracciarlo poco dopo, nei pressi di un bar del lungomare. Nonostante un rocambolesco tentativo di fuga a piedi l’uomo è stato bloccato poco dopo ed è stato condotto in Caserma dove è stato dichiarato in arresto. Il predetto, nella mattinata del 05.01.2021, sarà sottoposto a processo con rito direttissimo presso il Tribunale di Teramo dove dovrà rispondere dei reati di evasione e resistenza a P.U..
Sempre nella serata di lunedì i carabinieri della stazione di Colonnella hanno arrestato F.M., pregiudicato quarantacinquenne del posto. L’uomo, che stava usufruendo della misura alternativa alla detenzione dell’affidamento in prova ai servizi sociali, è stato catturato dai militari su ordine del Magistrato di Sorveglianza di Ascoli Piceno al quale i militari, nei giorni precedenti, avevano segnalato numerose violazioni del beneficio di cui sopra. Il predetto è stato quindi sottoposto alla misura coercitiva della detenzione domiciliare nella sua abitazione di Colonnella.
Nella mattinata di martedì i carabinieri della stazione di Martinsicuro hanno tratto in arresto D.A., trentottenne pregiudicato di origini campane. L’uomo, che si trovava già ristretto in detenzione domiciliare presso la sua abitazione di Martinsicuro, è stato catturato su ordine dell’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura di Ascoli Piceno al quale i militari, nei giorni precedenti, avevano segnalato numerose violazioni (tra cui anche alcune evasioni) della misura restrittiva in atto. Per il predetto si sono quindi aperte le porte del carcere di Cassino.