Pescara. Un esposto indirizzato a Prefetture, AGCom e Corecom, “per segnalare l’infrazione della legge sulla par condicio da parte di Luciano D’Alfonso che sembrerebbe più volte aver strumentalizzato l’Ente Regione per una campagna mediatica volta alla promozione della sua immagine personale come candidato nel listino plurinominale del Senato in quota Pd” è stato inviato dal M5s a firma dei
consiglieri regionali Sara Marcozzi e Domenico Pettinari e del deputato Gianluca Vacca. Lo riferisce un comunicato del Movimento 5 Stelle. “Una campagna elettorale in cui la facciata istituzionale nasconde una mera propaganda personale – dicono i pentastellati – utilizzando strutture e risorse dell’Ente pubblico che nulla dovrebbero avere a che fare con la promozione dell’immagine di un candidato.
Basta leggere i comunicati stampa pubblicati dal sito istituzionale di Regione Abruzzo, a seguito di conferenze stampa convocate ad hoc, e poi divulgati sugli organi di stampa locali, attraverso l’ausilio di foto e titolazione che non lasciano margine di
dubbio: all’esame delle uscite pubbliche di Regione Abruzzo di quest’ultimo mese – spiegano ancora i 5 Stelle – si evince come le comunicazioni del Presidente non soddisfino i requisiti dell’indispensabilità per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni e della forma impersonale, così come dettato dall’articolo 9 della Legge n. 28/2000”. “Ancora una volta il presidente D’Alfonso – concludono i 5 Stelle nella nota – si macchia di arroganza istituzionale e i dati pessimi che riporta il Pd in Abruzzo non possono essere una giustificazione per la sua ansia da risultato”.