L’Aquila. I riflettori di tutta l’Italia sono accesi sull’Abruzzo. Oggi inizieranno gli interrogatori sulle spese pazze, la bufera giudiziaria e mediatica che ha investito la Regione Abruzzo. Il presidente Gianni Chiodi, interessato da un avviso di garanzia, da una settimana ha spento i microfoni si è rifugiato in casa e ha deciso di non parlare. AbruzzoLive è riuscito a raggiungere il Governatore questa mattina prima degli interrogatori che cominceranno alle 9,30.
Presidente Chiodi, le ultime vicende politiche regionali non hanno destabilizzato più di tanto l’attività della Giunta, hanno invece riempito le pagine dei giornali che con titoli ad effetto hanno raccontato le spese pazze di consiglieri, assessori e naturalmente del Governatore. La sua verità è nel segno di estrema correttezza nei confronti degli abruzzesi, la sua convinzione di aver fatto un ottimo lavoro con Giunta e Consiglio, spesso in condizioni difficili. Che cosa è accaduto allora? Perché questi avvisi di garanzia
Oggi spiegherò tutto davanti ai giudici. Poi ricostruirò la vicenda nei dettagli davanti agli abruzzesi. Credo sarà interessante.
Nelle vicende politiche si sono intrecciate anche questioni meramente personali che hanno a che fare principalmente col gossip. Lei non ha avuto difficoltà a parlarne apertamente. Tutto ciò in qualche modo ha influenzato le sue scelte di governo?
Ho improntato sempre la mia azione di governo guardando alle cose concrete, utili per chi mi ha chiamato a governare. Le mie scelte di governo sono state influenzate esclusivamente dai bisogni della collettività.
I giudizi, a volte severi, disapprovazioni e critiche, ma anche sentite manifestazioni d’affetto e di vicinanza che in questi giorni sono arrivati, principalmente sui social network, quali riflessioni hanno suscitato? Si sente più solo o più forte visto l’affetto manifestato da tanti abruzzesi?
Decisamente più forte.
Il suo avviso di garanzia è passato attraverso i mass media prima di arrivare a destinazione, sembra di rivivere l’esperienza di Silvio Berlusconi quando fu raggiunto da un’informazione durante il G8 a Napoli. Mezzi d’informazione, inchieste giudiziarie e sentenze sembrano andare di pari passo con l’agenda politica. Coincidenze o l’estremo tentativo di avvelenare il clima elettorale?
Giorni fa ho manifestato il desiderio che la campagna elettorale per le prossime regionali fosse scevra da tentativi ormai ricorrenti di “avvelenamento dei pozzi”. Non è stato così e quindi devo comportarmi di conseguenza. Agli abruzzesi interessa che non ci siano state ruberie e sperpero di denaro pubblico. Oggi dimostrerò che questo rischio non è stato mai corso. Il resto sarà una lotta per la libertà che stigmatizzerà l’inopportunità che la stampa dimentichi il suo ruolo di informare e abbracci quello della calunnia
Questa vicenda può in qualche modo offuscare il lavoro di cinque anni di Giunta e Consiglio?
Sarebbe un grave errore. Un vulnus per la democrazia nella nostra regione. Con molte difficoltà abbiamo fatto molto, restituendo speranza e futuro all’Abruzzo. Consentire che vincano le chiacchiere e i giornali di regime non posso permetterlo ne per me stesso, ne per chi mi ha dato e continua a darmi fiducia, ne per chi ho la responsabilità istituzionale di rappresentare.
Oltre a questo quale è stato il momento più difficile del suo mandato? E le scelte di cui va maggiormente fiero?
Essere riuscito a tirar fuori l’Abruzzo dal baratro e di aver posto le basi affinché la nostra regione possa ora crescere e avanzare. Nonostante il terremoto più violento da quello della Marsica del 1915.
Lei è stato l’artefice di una rivoluzione nella nostra regione: tasse, sanità, turismo, trasporti. Che regione lascia dopo 5 anni di lavoro?
Una regione indiscutibilmente migliore, pronta a crescere. Non lo dico io, ma tutti gli analisti del Paese.
Abbassare i toni, per affrontare al meglio questi mesi di campagna elettorale che il 25 maggio porteranno ad un nuovo consiglio regionale, è possibile o dobbiamo aspettarci un crescendo Rossiniano con concitazione crescenti che trasportano vertiginosamente verso l’esplosione del finale?
Dipenderà dai prossimi giorni.
E’ iniziato il suo ballo sotto la pioggia? E’ pronto a tenere il passo?
Assolutamente si!
Gianluca Rubeo