
“Con DGR 130 del 7 febbraio 2019 sono stati stanziati € 2.224.000,00 per interventi di difesa e ripristino degli arenili nei comuni di Martinsicuro, Alba Adriatica, Roseto degli Abruzzi, Pineto, Silvi, Francavilla e Casalbordino – spiega Taglieri – con DGR 699 del 18/11/2019, poi, veniva dichiarato lo “Stato di Emergenza” e agli interventi previsti dalla DGR 130 si aggiungevano altri interventi urgenti da eseguire sul litorale dei comuni di Ortona, Fossacesia e Torino di Sangro per un importo complessivo stimabile in circa € 3.000.000,00. Stanziamento di soldi pubblici che a quanto pare però non si è tradotto in una soluzione. Oggi i km in erosione in Abruzzo sono 82, pari quindi a circa il 63% del litorale. Oltre la metà delle nostre coste è in pericolo! Il 23 gennaio è stata presentata la relazione preliminare al “Piano di difesa della costa” con la prospettiva di approvare l’intero piano entro l’estate. Ma l’estate è quasi giunta al termine e del Piano non si ha traccia, rimangono solo gli annunci del Presidente Marsilio sulla stampa che a gennaio, almeno da quanto si legge su alcune testate, dichiarava che con il nuovo Piano non ci sarebbero stati più interventi spot bensì iniziative coordinate e omogenee sul territorio mirate a mitigare il rischio di erosione della costa secondo le criticità del territorio. Parole rimaste al vento, perché i continui interventi di “ripascimento”, eseguiti soprattutto sulle coste teramane, si sono dimostrati azioni temporanee senza alcun effetto al di fuori del breve periodo. Non è andata meglio al litorale in provincia di Chieti che registra a tutt’oggi le maggiori criticità in termini di erosione costiera. Le aree indicate dall’indice di rischio più alto ricadono sui comuni di Casalbordino, Fossacesia, Ortona e Rocca San Giovanni, e con un rischio appena di poco inferiore da aree nei comuni di Torino di Sangro, San Vito. A oggi non è stata messa in campo nessuna ipotesi di intervento, soprattutto per le zone a più alto rischio, tra Casalbordino ed Ortona, otto nelle prime dieci indicate nella relazione preliminare.
“A questo punto ho voluto interrogare Il Presidente della Giunta Regionale e l’ assessore Nicola Campitelli per sapere quali misure intende adottare la Regione Abruzzo per affrontare questa criticità? Entro quanto tempo si prevede di presentare il nuovo “Piano di difesa della costa” e quali interventi, ed in quali tempi, sono previsti per le zone ad alto rischio nella provincia di Chieti. La ricerca del consenso – conclude Taglieri – non può fagocitare il buon senso! Mi auguro che arrivino risposte chiare ed esaustive, il tempo perso non posso certo restituirlo ma è fondamentale che non si perda un giorno di più. Lo devono al territorio, lo devono ai cittadini”.