San salvo. E’ in esercizio, a partire da ieri, la nuova Stazione Elettrica 150kV di Terna a San Salvo (Chieti), i raccordi alle linee elettriche ad essa collegate, “Gissi–Montecilfone” e “San Salvo ZI-Termoli Sinarca” e la connessione alla Cabina Primaria di San Salvo che alimenta i carichi elettrici della zona. Le opere realizzate permettono di rendere più affidabile e sicuro il sistema elettrico della zona costiera adriatica che, durante il periodo estivo, è caratterizzato da un carico estremamente elevato. Gli interventi, per i quali Terna ha investito circa 8 milioni di euro, sono stati realizzati con particolare attenzione alla sostenibilità del progetto. In particolare, nella realizzazione dei raccordi, al posto dei tradizionali tralicci troncopiramidali, sono stati utilizzati sostegni tubolari monostelo a ridotto impatto visivo, che permettono di ridurre notevolmente l’ingombro al suolo. La stazione è stata anche equipaggiata con un moderno sistema di controllo digitale che permette all’impianto di incrementarne l’isolamento elettrico e, di conseguenza, la sua resilienza a fronte di particolari condizioni climatiche ed ambientali caratterizzate dalla forte presenza di salsedine.
Inoltre, in un’ottica di attenzione all’ambiente, Terna si è impegnata nel riutilizzare il più possibile in sito il materiale scavato, destinando quello eccedente al ripristino ambientale di alcune cave presenti nell’area. I lavori della stazione hanno permesso di effettuare un’importante attività di bonifica della zona dove ancora sono presenti numerosi reperti bellici risalenti alla seconda guerra mondiale, di cui la Valle del Trigno è stata teatro. “La realizzazione di questo intervento, unitamente all’Interconnessione Italia–Montenegro e all’elettrodotto Gissi–Larino–Foggia – ha dichiarato Pierfrancesco Zanuzzi, Amministratore Delegato di Terna Rete Italia – rientra tra gli interventi di ammodernamento che consentiranno di rendere più efficiente e sicuro l’intero sistema elettrico regionale, incrementando la capacità di transito dell’energia da fonti rinnovabili prodotta nelle regioni meridionali e contribuendo altresì a ridurre il deficit di produzione di elettricità che in Abruzzo è pari al 24%”.