Giulianova. Da Giulianova a Isola del Gran Sasso per ammirare il versante teramano “dove la montagna è più arcigna, ma c’è una vista paradisiaca”; oppure da Roseto degli Abruzzi al Lago di Campotosto o ancora da Vasto verso l’interno passando per Atessa, Monte Pallano, Bomba, ‘terrazza d’Abruzzo’, Villa Santa Maria e per paesi arroccati come Quadri, Colledimezzo, Monteferrante: sono alcuni degli itinerari per cicloamatori, con difficoltà variabili, suggeriti da Emidio Terra, uno dei cento ‘Abruzzo Smart Ambassador’ che pubblicano i loro racconti di viaggio sul sito ‘abruzzoturismo.it’ del Dipartimento Turismo della Regione.
“Il giro della Majella è una delle avventure sportive più emozionanti da svolgere in montagna. Il mio paese preferito per partire contenendo i chilometri di viaggio è Fara San Martino (Chieti), una gamba più allenata può partire anche da Pescara, Chieti o Fossacesia”. Un percorso di 140 km con un dislivello complessivo di 2.924 metri e un tempo di viaggio che, per una gamba allenata, è di 5 ore e 40 minuti. “Il mio consiglio è impiegarci almeno 7 ore per rendere il giro della Majella una indimenticabile escursione cicloturistica”. Da Fara, spiega Terra, si va verso Palena “costeggiando la Majella e le Grotte del Cavallone, un tratto di circa 20 km ottimo per riscaldarsi prima di affrontare il Valico della Forchetta, un salita di 7 km al 6% che si conclude in quota alla stazione di Palena. Da qui ci si dirige verso Campo di Giove, dopo aver percorso circa 40 km si prosegue verso Passo San Leonardo, dal quale si può ammirare il Monte Amaro. Dopo Passo San Leonardo si scende passando per Caramanico Terme dove ci si può fare una piccola sosta per prendere un caffè e riempire le borracce. Si passa poi a Roccamorice e si prosegue verso Lettomanoppello”.
I comuni da attraversare sono Manoppello, Serramonacesca, Roccamontepiano, Pretoro, in tratti di collina e bosco
emozionanti e con pochissimo traffico. Da Pretoro ci si dirige verso Bocca di Valle, si costeggia ancora la
Majella proseguendo per Pennapiedimonte e Palombaro fino a ritornare a Fara San Martino.