L’Aquila. Il governatore della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, accompagnato dal sottosegretario alla Protezione Civile, Mario Mazzocca e dal capo di gabinetto, Fabrizio Bernardini, incontrerà a palazzo Chigi il premier Paolo Gentilonisono stati ricevuti a Palazzo Chigi dal premier Gentiloni. Al centro dell’incontro l’emergenza Abruzzo e la richiesta di risarcimento danni diretti e indiretti causati dall’eccezionalità dell’emergenza neve, terremoto e black out che ha messo in ginocchio la regione. In una nota la regione fa sapere che ”al centro del colloquio saranno la copertura normativa e finanziaria per il cratere sismico e per le aree colpite dal maltempo di gennaio, oltre al fabbisogno di tutele e garanzie per le attività produttive situate nei territori danneggiati dal sisma e dall’emergenza neve. “Illustrerò al Primo Ministro il quadro dei danni causati dai terremoti sovrapposti, dal maltempo e dal rilevante numero delle frane, per una evoluzione del cratere. Gli stessi temi saranno oggetto di lavoro in un incontro previsto nel pomeriggio con il Commissario straordinario alla ricostruzione Vasco Errani” ha detto D’Alfonso. “Nel corso degli eventi legati al terremoto si è verificata una serie di coincidenze mai vista prima al momento abbiamo, al lordo, tra danni causati dal sisma e dal maltempo, affrontato spese per fronteggiare i danni per 14 milioni”. Inoltre, ha aggiunto il governatore, “dal punto di vista degli interventi urgenti abbiamo fatto una stima di 144 milioni, che però devono essere ancora coperti finanziariamente. La valutazione dei danni patrimoniali a privati e alle attività economiche ammonta invece a circa 93 milioni, con 4.694 persone assistite”.
A tal proposito Mazzocca, nei giorni scorsi, ha invitato gli enti locali abruzzesi ad accelerare la stima e la documentazione dei danni per compilare il primo dossier verrà consegnato a Gentiloni nel corso dell’incontro.
Lo scorso venerdì D’Alfonso e Mazzocca hanno incontrato i sindaci dei 14 Comuni inseriti nel cratere definito a seguito della crisi sismica di agosto e ottobre 2016, i quali hanno chiesto al Governatore, vice commissario per la ricostruzione, di ottenere la proroga dello stato di emergenza per poter concludere le demolizioni delle strutture danneggiate e la messa in sicurezza di quelle non agibili.