Carpineto della Nora. A seguito della malattia e del repentino decesso del Dott. Enrico Leone, medico con ambulatorio nel Comune di Carpineto della Nora, è stato inviato un sostituto temporaneo su richiesta dello stesso medico Leone.
Oggi, 27 novembre 2024, tale provvedimento di nomina giunge a scadenza e circa 1.000 residenti tra i comuni di Carpineto della Nora, Vicoli, Brittoli e Catignano restano sprovvisti di assistenza medica di base.
Il Sindaco di Carpineto della Nora, Donatella Rosini, sin dall’inizio della situazione, si è messa prontamente in contatto con la ASL competente per ricercare una soluzione al problema, particolarmente sentito in considerazione della popolazione in gran parte anziana presente nel comprensorio. La ASL ha riferito di aver emesso, senza ottenere riscontro, un avviso di carenza indirizzato ai medici presenti nell’ambito, che hanno capienza sufficiente per accogliere nuovi assistiti. Tuttavia, tali medici non si sono detti disponibili ad aprire ambulatori nei comuni interessati.
Ai Sindaci non sono state offerte alternative se non di suggerire ai cittadini di scegliere medici dell’ambito e recarsi presso i loro ambulatori situati prevalentemente in Penne e Loreto. È stato inoltre precisato che medici appartenenti ad altri distretti della zona, ancorché interessati, non possono aprire ambulatori nei comuni rimasti scoperti.
La problematica non può passare inosservata. Non si può chiedere a una popolazione prevalentemente anziana di restare senza alcun presidio medico sul territorio e di spostarsi per chilometri, anche durante la stagione invernale. Si sente parlare ogni giorno di contrastare lo spopolamento delle aree interne, di sostegno e promozione dei piccoli centri. È in questo modo che la politica intende perseguire questi obiettivi? Negando persino i servizi indispensabili legati alla salute della persona? Trattando chi resta in questi piccoli comuni come un cittadino di serie B, senza alcun diritto?
La popolazione appare disorientata e si rivolge ai rappresentanti presenti sul territorio invocando il diritto alla salute. I Sindaci sono in seria difficoltà nel ripetere risposte ricevute dalle istituzioni, come il ricorso alla teleassistenza o altre forme sicuramente non praticabili allo stato attuale delle cose e per una popolazione ultraottantenne.
Ferma restando l’opportunità e l’improrogabilità di una revisione della normativa attualmente vigente in materia, è auspicabile l’intervento da parte degli organi competenti per risolvere, anche attraverso opportune deroghe, le problematiche emergenziali che vengano a determinarsi, come nel caso specifico. In mancanza, si dovrà pensare che quanto viene ripetuto riguardo alla promozione e allo sviluppo delle aree interne si esaurisce in un mero proclama elettorale, mentre nei fatti si finisce per ignorare ed accrescere una situazione di difficoltà e isolamento.