Chieti. Nelle province di Chieti e dell’Aquila e in tutto l’Abruzzo durante i mesi dell’emergenza coronavirus, crollano le iscrizioni di impresa. Nel chietino e nell’aquilano la flessione è stata rispettivamente di 228 e 169 unità. A livello regionale la variazione è di meno 941 iscrizioni, pari al -39,3%. E’ quanto emerge da un’elaborazione del centro studi di Confartigianato Chieti L’Aquila.
Il mese peggiore è stato quello di aprile: nel 2019 le iscrizioni erano state 667 (164 Chieti, 132 L’Aquila, 189 Pescara, 182 Teramo), nel 2020 sono state 233 (63 Chieti, 54 L’Aquila, 56 Pescara, 60 Teramo) con una variazione negativa del -65,1%. Nel periodo marzo-maggio, la flessione è stata del -36,2% in provincia di Chieti e del -36% in provincia dell’Aquila, territori in cui il grado di diffusione del Covid-19 è considerato “basso”, del -43% nel Pescarese e del -41% nel Teramano, province in cui il grado di diffusione del Covid-19 è “medio”. I dati sulla variazione delle iscrizioni di impresa collocano l’Abruzzo al quindicesimo posto della classifica nazionale.
In attesa dei dati sulle esportazioni relative al secondo trimestre dell’anno, periodo caratterizzato dall’emergenza coronavirus, quelli del primo trimestre descrivono una variazione negativa del -5,3%. Il valore complessivo dell’export è stato di 2.033 milioni di euro. Per quanto riguarda le nove divisioni ad alta concentrazione di micro e piccole imprese (Mpi), il valore è stato di 324,4 milioni di euro, con una flessione rispetto al primo trimestre 2019 del 10,7%. A livello territoriale, nel Chietino si registra una variazione del -11,1% (+3,5% se si considerano solo le divisioni ad alta concentrazione di Mpi), nell’Aquilano del +68,2% (+11,5%), nel Pescarese del +0,6% (-14,7%) e nel Teramano del -13,9% (-21,4%).
“Ci aspettano mesi durissimi – commenta il direttore generale di Confartigianato Chieti L’Aquila, Daniele Giangiulli – Da settembre ripartiranno gli adempimenti fiscali e tutti i pagamenti sospesi nel periodo dell’emergenza. Dobbiamo quindi farci trovare pronti per sostenere l’economia. Le istituzioni devono prestare la massima attenzione alla ripresa, mettendo in campo ogni strumento possibile, affinché non ci sia un ulteriore tracollo. Anche in sede di Comitato tecnico scientifico della Regione Abruzzo stiamo valutando proposte da suggerire, ad esempio in materia di accesso al credito, sostegno alle partite Iva e mantenimento dei livelli occupazionali. Auspichiamo che tali proposte vengano accolte con rapidità”, conclude.