Pescara. “L’intervento della collega Marianna Scoccia potrebbe quasi apparire come la volpe che non arriva all’uva” così Sabrina Bocchino (Lega), segretario dell’Ufficio di Presidenza, in replica alle critiche mosse dalla Scoccia a Luigi D’Eramo, deputato e segretario regionale della Lega, più volte citato insieme al nome di Mauro Febbo.“Andremo tutti a lezione dalla Scoccia che, oltre a sedere in Consiglio regionale e ad essere primo cittadino del comune di Prezza, fa la maga: eh si, appare chiaro, col senno di poi, che la suddetta sia stata costretta a candidarsi, inizialmente, col centrodestra per poter sedere sulle nobili poltrone dell’Assise regionale per poi passare, con la massima nonchalance e con pretesti futili, tra i banchi dell’opposizione,un’impresa impossibile da raggiungere se si fosse candidata con la coalizione in cui il marito è stato assessore per 4 anni. Se è riuscita, in precedenza, nel suo intento, sappia però che non tutte le ciambelle riescono col buco” conclude la Bocchino.


