L’Aquila. “Troppi ritardi, troppe superficialità e indisponibilità all’ascolto. Sono giorni che sollecitiamo a tutti i livelli interventi risolutivi per far fronte al rischio troppo alto cui si stanno esponendo gli operatori della sanità lasciati senza dispositivi di protezione e senza difese. Siamo al fianco di questi professionisti e lavoratori; siamo al fianco dei sindacati che da tempo reclamano interventi dalla Regione e dalla ASL. È intollerabile il fatto che le sigle sindacali di settore siano state costrette a diffidare formalmente ASL e Regione per intervenire sulle carenze degli ospedali sull’intero territorio provinciale”. Questa la ferma presa di posizione di Francesco Piacente e Pierpaolo Paolucci, rispettivamente segretario provinciale e uomo di punta nell’Emiciclo abruzzese per il Partito Democratico in merito alla gestione dell’emergenza Coronavirus che sta impattando su chi è in prima linea in modo ancor più evidente.
“Tutti stanno prendeno atto della totale mancanza di una catena di comando in questa emergenza, di una generale approssimazione nell’utilizzo di strutture ospedaliere non attrezzate a far fronte all’emergenza, come nel caso di Castel di Sangro e Sulmona, ovvero senza una definita finalità, come nel caso di Pescina e Tagliacozzo. Per non parlare di quanto invece stiamo osservando sull’importante ospedale di L’Aquila, alle prese con una preoccupante escalation di contagi. La straordinarietà del fenomeno richiede unità e collaborazione, ma non possimao tacere la nostra preoccupazione per il rischio a cui si stanno espoendo i lavoratori della sanità e con loro tutti i cittadini che nelle strutture ospedaliere stanno cercando cure e invece rischiano di incorrere nel contagio. Rilanciamo con forza quanto denunciato dai nostri dirigenti sul territorio, dalla segreteria comunale dell’Aquila e di Sulmona che da giorni chiedono di intervenire su una situazione fuori controllo. Subito i tamponi a tutto il personale; immediatamente tutte le misure più adatte per contenere i rischi. Ad Avezzano è stato necessaria una meritoria lettera aperta di diversi avvocati e professionisti marsicani per sollecitare un Esecutivo regionale troppo a corto di energie, di idee e di conoscenza del territorio, al fine di sollecitare l’istituzione di una struttura provvisoria nell’area dell’interporto, ora finalmente programmata. Basterebbe già solo questo a dare l’idea del livello di confusione cui stiamo assistendo”, concludono gli esponenti Dem.