L’Aquila. Le opposizioni in Consiglio regionale del M5S e di centrosinistra non hanno fatto ostruzionismo, alla luce del drammatico momento legato alla emergenza coronavirus, e alla fine si sono astenute: ma la opinione sulle economiche anti-covid rimane negativa. Per il Pd, “dal punto di vista della sanità, è assurdo gestire una emergenza senza nominare tutti i vertici delle Asl, sotto quello economico, si è scritta una legge senza coinvolgere sindaci e sindacati e senza chiarire nulla su risorse, tempi e procedure”. Per i pentastellati, “questa legge non deve essere la conclusione ma solo l’inizio del percorso per affrontare la emergenza sanitaria ed economica”.
“Riteniamo la legge sugli aiuti a famiglie e imprese debole e indefinita, la maggioranza di centrodestra ha varato un enunciato di obiettivi e di principi che non ha una vera consistenza finanziaria”, commentano il capogruppo Pd, Silvio Paolucci, e i consiglieri Dino Pepe, Antonio Blasioli e Pierpaolo Pietrucci, “senza il pieno coinvolgimento delle parti sociali e dei sindaci, che c’è stato in altre regioni italiane sin dal primo momento, il Pd non può condividere un inter che esclude i principali interpreti del territorio anche dalla costruzione di una eventuale e necessaria ripresa economica. I provvedimenti previsti inoltre non sono provvisti di risorse né tanto meno affrontano la questione dello snellimento delle procedure per convogliare le risorse europee e quelle previste dal Governo”.
“Nel merito della legge, il Movimento 5 Stelle”, spiega il capogruppo, Sara Marcozzi, “ha scelto di astenersi, scelta dovuta al fatto che, a nostro avviso, il testo presenta fragilità di forma evidenti, che potrebbero esporla a impugnazioni avanti alla Corte Costituzionale. Ciò non ci ha comunque impedito, nei limiti della dialettica della seduta del Consiglio regionale, di espletare il nostro compito di opposizione responsabile, proponendo emendamenti, approvati dalla maggioranza perché utili per i cittadini abruzzesi, per ottenere la miglior legge possibile”.

