
“Un unico dato certo: l’Italia ha superato i diecimila morti e ha migliaia di persone rimaste senza lavoro che non possono provvedere alle esigenze primarie delle loro famiglie. Allo slogan del premier la risposta dei territori è: adesso, passa la patata bollente ai noi sindaci, povere sentinelle, senza aggiungere un centesimo in più perché i 4 miliardi e 300 milioni, tanto decantati, non sono altro che l’anticipo che lo Stato deve ai comuni per il fondo di solidarietà comunale alimentato dagli enti stessi, grazie ai quali riescono a chiudere il bilancio e a garantire i servizi essenziali. Va sottolineato che nel precedente governo la Lega aveva fatto arrivare la stessa cifra senza essere che ci fosse emergenza. E’ chiaro che, con i fatidici 400 milioni ,che sono comunque una ulteriore anticipazione del fondo di solidarietà da rimborsare non si sa bene con quali risorse, suddivisi per tutte le amministrazioni comunali , non si potrà certo far fronte alla richiesta di liquidità di chi non ha più entrate .. L’ennesimo flop a danno dei cittadini”, così si sono espressi i sindaci e gli amministratori della Lega Abruzzo.