Pescara. “Stiamo ricevendo, in queste ultime ore, numerose segnalazioni da parte di iscritti di come, in alcune strutture sanitarie, Case di Riposo, Centri sociali ecc, la consegna agli operatori (sanitari, sociosanitari, educatori ecc) dei DPI – Dispositivi di Protezione Individuale per la protezione delle vie respiratorie (mascherine), occhi (occhiali e/o visiere), corpo (camici monouso e similari) siano scarsi e costringano a lavorare senza sicurezza”. Questa la denuncia di Fials Abruzzo inerente possibili deficit in materia igienico sanitaria in alcune strutture particolarmente sensibili ed esposte ad ipotesi di contagio.
“In alcuni casi – si legge nella nota – è stato detto ai lavoratori che dovrebbero indossare la mascherina (che è il dispositivo di protezione minimo e fondamentale in questa evenienza), solamente nei casi di pazienti sintomatici e/o dove sia conclamata la positività al Coronavirus Covid19. In sostanza le mascherine ci sono ma ne viene vietato l’uso”.
“Fermo restando che come Organizzazione Sindacale siamo contro tutti gli sprechi in Sanità e abbiamo sempre raccomandato di prestare la massima attenzione nell’uso e consumo dei materiali a disposizione, non possiamo però accettare – come ci viene riferito – che qualcuno anziché consegnare nuove mascherine “consigli” di utilizzare la stessa mascherina per tutto il turno di lavoro o addirittura per più giorni. Questo, qualora confermato, è un “consiglio” che mette in pericolo il lavoratore innanzitutto, privandolo di un sistema di difesa, ma mette in pericolo tutti gli utenti che entrano in contatto con l’operatore”.