Chieti. Si profila il rigetto, da parte del prefetto di Chieti Antonio Corona, dell’ordinanza anticinghiali firmata dai sindaci di Altino, Gessopalena, Roccascalegna, Lama dei Peligni, Torricella Peligna, Colledimacine, Taranta Peligna, Lettopalena, Palena, Civitella Messere Raimondo, Bomba, Fara San Martino, Sant’Eusanio Del Sangro, Palombaro, Archi, Casoli , Colledimezzo, Pennadomo, Atessa, Castelfrentano, Montebello sul Sangro, Tornareccio, Santa Maria Imbaro, Treglio, Fossacesia, Montelapiano, Montazzoli, Borrello, Gamberale, Torino di Sangro, Monteferrante, Roio Del Sangro, Civitaluparella, Mozzagrogna, San uono, Villa S.Maria, Torrebruna, Fallo, Carunchio, Pietraferrazzana, Furci, Quadri, S.Giovanni Lipioni, Frisa, Ortona. Il provvedimento sindacale prevede, dal momento della sua approvazione e fino al 31 dicembre del 2017, l’abbattimento dei cinghiali con esclusione dei centri abitati e comunque a non meno di 15 metri dalle abitazioni. I sindaci si sono ritrovati in prefettura a Chieti per un incontro, a tratti dai toni accesi, durato tre ore e svoltosi a porte chiuse. La riunione si è conclusa con l’impegno della Regione a cambiare il regolamento venatorio per quanto riguarda il selecontrollore, che attualmente può sparare solo un colpo e nelle ore notturne, e soprattutto con l’impegno a esercitare il selecontrollo anche nelle aree protette, come i parchi. Secondo il presidente della commissione sanità della Regione Mario Olivieri ”bisogna prolungare la stagione di caccia, perché quello dei cinghiali è un problema reale e ormai non sono più solo cinghiali, ma anche cervi e altri grandi animali”. ”La riproduzione dei cinghiali è troppo elevata per il territorio che abbiamo, considerato che una femmina può arrivare a partorire 24 cinghiali in un anno ha detto il sindaco di Roccascalegna, Domenico Giangiordano si sono spostati dalle zone di montagna e oggi stanno dove non dovevano stare, dove per anni non ci sono mai stati problemi. Non è allarmismo, sentiamo l’esigenza di risolvere il problema, perché oltre agli incidenti stradali i cinghiali creano gravi danni alle colture”.