Roma. “Un altro passo importante è stato fatto. Domani 14 marzo alle 13.30 i parlamentari sono convocati per eleggere il presidente della commissione d’inchiesta e dare inizio ai lavori.” Lo ha annunciato ieri sui social Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, la giovane cittadina vaticana di cui si sono perse le tracce a Roma il 22 giugno 1983. Dunque, l’organismo – che indagherà anche sulla scomparsa di Mirella Gregori, avvenuta poco più di un mese prima di quella di Emanuela, il 7 maggio – si insedierà oggi e, nel corso della prima seduta, provvederà a eleggere presidente, vicepresidenti e segretari.
La Commissione è stata approvata all’unanimità il 23 marzo 2023 ma, nei mesi scorsi, acceso si è rivelato il dibattito sull’effettiva opportunità di istituirla, anche considerando l’indagine attualmente in corso sulla vicenda Orlandi, da parte del Promotore di giustizia vaticano, di concerto con la Procura della Repubblica di Roma.
È previsto, riporta Rai News, che la presidenza dell’organismo sia affidata a un esponente di Fratelli d’Italia, forse insieme a un collega dell’opposizione.
“Sarà una commissione neutra”, dichiarano fonti di FdI, “l’idea è di sentire testimonianze, acquisire documenti per arrivare magari dove in 40 anni non è arrivata la magistratura.” “Siamo contenti”, è il commento dell’avvocato della famiglia Orlandi, Laura Sgrò, “si va avanti nel percorso di fare luce sul mistero d’Italia per eccellenza”.
Quaranta i membri, tra cui Tommaso Foti (Fratelli d’Italia), Carlo Calenda (Azione), Enrico Borghi (Italia Viva), Maurizio Gasparri (Forza Italia), Alessandra Maiorino (Cinque stelle), Simona Malpezzi e Roberto Morassut (Pd).