L’Aquila. E’ la prima donna alla guida del partito. Ed è la più giovane: ha 38 anni. “Il popolo democratico è vivo,c’è ed è pronto a rialzarsi con una linea chiara”. Lo ha detto Elly Schlein parlando alla sede del suo comitato. Saremo un problema per il governo Meloni, saremo qui. Oggi c’è stata una altra strage che pesa sulle coscienze di chi pochi giorni fa ha approvato un decreto che impedisce i salvataggi in mare quando occorrerebbero vie legali di ingresso in Europa”, ha aggiunto riferendosi al naufragio di migranti in Calabria. ‘Da domani lavoreremo insieme nell’interesse del paese. Lavoreremo per l’unità, il mio impegno è di essere la segretaria di tutte e di tutti, per tornare a vincere”.
Con un breve discorso, lo sfidante ha riconosciuto la sconfitta: “La prima cosa che chiedo è mandare un applauso a Elly Schlein – ha detto Bonaccini – l’ho sentita e le ho fatto i complimenti, in bocca al lupo per la grande responsabilità che assume alla guida del partito. Ha prevalso Elly e io sono a disposizione per dare una mano”.
Nessuna scissione, ha ribadito Bonaccini: “Da domani tutti dobbiamo dare una mano per il rilancio del Pd, sentiamo la responsabilità di metterci a disposizione, dobbiamo dare una mano a Elly. Io l’ho sempre detto: se avessi vinto avrei chiesto ad Elly di darmi una mano, ha prevalso Elly e senza chiedere nulla per me sono pronto a dare una mano”. Per Schlein, fra i primi a commentare è stato il senatore Dario Franceschini: “Un’onda travolgente cui nessuno credeva. Un’onda di speranze, di rabbia, di orgoglio, di entusiasmo che ha portato il popolo democratico a scegliere di farsi guidare verso il futuro da una giovane donna. Oggi inizia davvero una nuova storia”. Secondo i dati del suo comitato, Schlein è davanti in 14 regioni e in molte città, come Napoli, Milano e Bologna. I risultati la indicano prima in Liguria e in Sicilia. E in Toscana, dove fa parte della squadra di Schlein anche il nuovo segretario regionale del Pd, Emiliano Fossi. In Puglia invece è in testa Bonaccini, davanti anche a Caserta. Le prime immagini delle code ai seggi, in mattinata, hanno portato un po’ di sereno nella stanze del Pd. E nella squadra di Schlein, che ha sempre considerato un punto a favore un’alta partecipazione. I dati della giornata sono andati fin da subito oltre le aspettative: quasi 600 mila i votanti alle 13. Alla fine sono stati un milione. Non sono i 3,5 milioni del 2007o l’1,6 milioni del 2019. Ma si tratta di un risultato comunque insperato alla vigilia, quando i due contendenti stentavano a sbilanciarsi e, messi alle strette, dicevano che già un milione di elettori sarebbe stato un successo.
Le aspettative per la nuova stagione del Pd si concentrano anche sulla capacità di chi va a sedersi al Nazareno di costruire una nuova squadra, di voltare pagina con i dirigenti. Per tutta la campagna, i due sfidanti si sono rinfacciati la vicinanza o l’appoggio dei vari esponenti di vertice del partito, accusati della crisi del Pd culminata nell’ultima sconfitta, quella delle politiche di settembre: Giorgia Meloni a Palazzo Chigi e dem al 19,1%. Chi prende le redini del partito è chiamato a dimostrare già dai nomi il senso del cambiamento. Non ci sono ruoli e compiti già definiti. Però ci sono i propositi di Bonaccini e di Schlein e i volti di chi li ha affiancati in questi mesi. Il presidente dell’Emilia Romagna ha più volte detto di puntare sugli amministratori locali. La competitor punta invece su donne e giovani. Schlein ha scelto come portavoce della mozione il deputato Marco Furfaro. In squadra con lei ci sono anche le deputate Chiara Braga e Chiara Gribaudo, il deputato Marco Sarracino, oltre al senatore Francesco Boccia. La giornata dei due candidati è iniziata alle urne. Bonaccini ha votato nella sua Campogalliano, in provincia di Modena. Poi, nel pomeriggio, si è spostato a Casalecchio di Reno, a 10 chilometri da Bologna, per attendere i risultati del voto. Per Schlein, gazebo a Bologna e, qualche ora più tardi, viaggio in treno fino a Roma, per seguire le fasi dello spoglio nel comitato allestito in un teatro, lo Spazio Diamante.
In Abruzzo ha invece vinto, se pur di poco, Bonaccini, con 10.368 voti, contro i 10.131 della Schlein.
La neosegretaria ha vinto in provincia dell’Aquila e in provincia di Teramo, Bonaccini in provincia di Chieti e in provincia di Pescara.
Quella di Pescara è la provincia, con la rete diffusa di amministratori e circoli, a trainare il risultato in favore del candidato Bonaccini: 2593 voti contro i 2347 della competitor Schlein.
Nella provincia di Chieti Bonaccini ottiene 3719 voti su 6623 totali validi.
In provincia dell’Aquila Schlein ha preso 2.708 voti, Bonaccini 2.051
In provincia di Teramo, Schlein ha preso 2.252 voti, Bonaccini 1.962.
A L’Aquila città con 1.316 voti validi, Schlein ha sbancato con 961 preferenze, il 73 % mentre Bonaccini si è fermato a 356 voti, pari al 27%.
Idem a Pescara città, dove Elly Schlein ha preso 1155 voti e Bonaccini 709.
Schlein ha vinto anche a Teramo e Chieti, in altri grandi centri, come Francavilla, Avezzano, Giulianova, Ortona, Sulmona, Pineto, Lanciano, Città Sant’Angelo, con punte anche del 70% contro il 30% di Bonaccini, che però ha compensato con il voto dei piccoli centri. Ad esempio a Villa Celiera, 550 abitanti, sono stati 144 i votanti per Bonaccini e solo 11 per Sclhein, ad Abbateggio, 350 abitanti, è finita 105 voti per Bonaccini e 1 voto per Schlein.
A sostenere Schlein, in Abruzzo, il segretario regionale e senatore Michele Fina, di Avezzano, e il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, aquilano. Tutti gli altri big, come Stefania Pezzopane e il deputato Luciano D’Alfonso, e gli altri consiglieri regionali, hanno invece appoggiato con convinzione e pubblicamente Bonaccini.
Grande soddisfazione dell’aquilano Pietrucci, unico all’Emiciclo che ha sostenuto la neosegretaria: “ho sostenuto Elly Schlein apertamente ma con grande rispetto per chi ha creduto in Stefano Bonaccini. C’è stata una grande e straordinaria partecipazione. Due belle figure, quelle di Elly e Stefano, che spero possano lavorare insieme. Non disperdiamo questo patrimonio e attraverso l’unità del partito dobbiamo mantenere questo nuovo circuito di proposte e di idee. Adesso cominciamo tutti insieme a scrivere una nuova storia, che viene da lontano e andrà lontano”.
Commenta il capogruppo Pd in consiglio regionale Silvio Paolucci, schierato con Bonaccini: “Ha prevalso la Schlein e io sono a disposizione per dare una mano. In bocca al lupo per la grande responsabilità che assume alla guida del Pd. Voglio ringraziare di il popolo delle primarie e i tanti volontari che si sono impegnati in questi mesi ed esprimo soddisfazione per la vittoria di misura di Bonaccini e della sua Energia Popolare nel nostro Abruzzo”.
“Come prima cosa bisogna sottolineare l’importante partecipazione di più di ventimila abruzzesi alle primarie del PD, un dato molto rilevante che dimostra l’esistenza di una comunità forte e diffusa in tutto il territorio regionale”. Lo ha dichiarato la Presidente del PD Abruzzo, Manola Di Pasquale, che ha sottolineato anche che “è prevalsa nella nostra regione la candidatura di Stefano Bonaccini, malgrado la buona affermazione di Elly Schlein. Una indicazione netta in linea con il voto degli iscritti che si era orientato in larga maggioranza su Bonaccini. L’Abruzzo vuole un PD aperto, inclusivo, in grado di parlare alla società italiana e di offrire una alternativa credibile e autorevole di governo a Roma, nella Regione e nelle città”.