In Abruzzo sono stati 31 i comuni chiamati alle urne per il rinnovo dei consigli comunali. L’affluenza totale è stata del 66% nel Centro Italia e oltre a Teramo, dove l’affluenza si è fermata al 67.2%, il 7% in meno rispetto alle ultime amministrative, sono stati 174.870 i cittadini chiamati alle urne nei comuni di Barete, Castellafiume, Lucoli, Massa d’Albe, Oricola, San Benedetto dei Marsi e Scanno in provincia dell’Aquila; a Fallo, Frisa, Pizzoferrato, Torino di Sangro e Villa Santa Maria in provincia di Chieti; a Bussi sul Tirino, Cepagatti, Loreto Aprutino, Nocciano, Pianella, Pietranico, Roccamorice, San Valentino in Abruzzo citeriore e Turrivalignani in provincia di Pescara; ad Alba Adriatica, Atri, Castilenti, Civitella del Tronto, Controguerra, Montorio al Vomano, Nereto, Notaresco e Silvi nel teramano. Nella provincia dell’Aquila nuovi e vecchi scenari nei comuni al voto: a Barete Leonardo Gattuso ha ottenuto il 54.50% dei preferenze, con 248 voti. A Castellafiume Giuseppina Pierozzi vince sul sindaco uscente con il 65,29% di preferenze ed un totale di 506 voti. A Castellafiume si è registrata la più alta affluenza alle urne di tutta la regione con il 78,06%. A Massa D’Albe Nazzareno Lucci conquista il comune con il 43,22% dei voti distaccandosi di 127 punti da Graziella Rubeo. Ad Oricola il sindaco uscente Antonio Paraninfi è stato confermato come primo cittadino con il 91,52% dei voti. A San Benedetto dei Marsi Quirino D’Orazio si conferma primo cittadino con il 48,41% di preferenze. A Scanno si è imposto Giovanni Mastrogiovanni a capo della lista “Scanno è di tutti” che ha sorpassato largamente Amedeo Fusco alla guida della lista “Scanno Insieme”. Il neo sindaco è figlio d’arte in quanto il padre Giuseppe aveva guidato il Comune dal 1984 al 1988 con la Democrazia Cristiana. In provincia di Teramo a Nereto, dopo tre anni trascorsi all’opposizione, Daniele Laurenzi diventa sindaco. A capo della lista civica “ViviAmo Nereto” ha avuto la meglio sul candidato del M5s Fabio Cini. A Notaresco riconferma per Diego Di Bonaventura, saldamente in vantaggio sul candidato di “Notaresco Bene Comune” Antonio Di Giulio. In provincia di Pescara a Roccamorice fiducia confermata per Alessandro D’Ascanio. La sua lista civica “Azione, libertà e progresso” ha preso 7 seggi. Dietro di lui Italia Pietrangelo (Roccamorice nel cuore) con tre seggi, nessun seggio per l’ultimo sfidante Flavio Pace che si presentava con la lista civica “La nuova realtà”. Netta l’affermazione a San Valentino della lista di Antonio D’Angelo che raccoglie l’eredità lasciata dal primo cittadino uscente Antonio Saia. A Turrivaglignani torna con la fascia tricolore Gianni Placido con l’intento di ridare al comune stabilità e sicurezza dopo l’ultimo commissariamento amministrativo. Vittoria di larga misura a Pietranico dove il sindaco Francesco Del Biondo sfidava tre liste di agenti e guardie carcerarie. In Provincia di Chieti risultato ‘storico’. Il Comune di Torino di Sangro, infatti, dopo 25 anni ininterrotti di amministrazione di centrosinistra cambia registro con il nuovo sindaco Nino Di Fonso, esponente del centrodestra presentatosi con la lista civica “Torino di Sangro nel cuore”. Dalla competizione elettorale esce sconfitta la sindaca uscente Silvana Priori (Rinnovamento democratico). A Frisa, per qualche decina di voti, il nuovo sindaco è lo sfidante Nicola Labbrozzi che ha avuto la meglio sul primo cittadino uscente Rocco Di Battista. A Fallo, il Comune abruzzese più piccolo, con meno di 200 abitanti e chiamato al rinnovo dell’Amministrazione, conferma per Alfredo Salerno. A Villa santa Maria, riconferma per Pino Finamore con 544 preferenze. Nicola Tantimonaco non è andato oltre i 209 voti. In provincia di Teramo plebiscito per Cristina Di Pietro, sindaco uscente di Civitella Del Tronto. Riconferma a Controguerra per il sindaco Franco Carletta con “Insieme per Controguerra”. Con il raggiungimento del quorum i cittadini hanno evitato il commissariamento. A Lucoli, “Una rosa per Lucoli”, compagine tutta al femminile con Simonetta De Felicis candidata sindaco non ce l’ha fatta a superare la lista “Lucoli al centro” capeggiata da Valter Chiappini, che nel 2010 era già stato eletto primo cittadino. Dunque guiderà il Comune per i prossimi 5 anni, comune dove si è tornati al voto a causa delle dimissioni del sindaco sfiduciato Gianluca Marrocchi, avvenute ad agosto dello scorso anno.
Riflettori puntati su Teramo però dove il risultato elettorale potrebbe dare un’indicazione chiara anche sulle prossime elezioni regionali. Finora sono stati scrutinati 70 seggi su 80 che vedono il candidato sindaco Giandonato Morra, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, attestarsi al 35,30% avanti, di poco, al candidato sindaco della coalizione di centrosinistra Gianguido Alberto, che per il momento è fermo al 20,82%. Segue a distanza il grillino Cristiano Rocchetti (16.44%) e Mauro Di Dalmazio (11.56%). Si profila un ballottaggio in entrambi i comuni maggiori chiamati al voto in Abruzzo, dove a giocarsi il secondo turno sono centrodestra e centrosinistra, con il Movimento cinque stelle fuori dai giochi sia a Teramo, sia a Silvi. Nel comune di Silvi si profila un testa a testa tra Andrea Scordella della Lega sul quale ha trovato l’unità il centro destra e che, nel corso dello spoglio è apparso più volte in vantaggio, e Francesco Comignani, il sindaco costretto a lasciare l’incarico circa un anno fa in seguito alle dimissioni di 9 consiglieri su 16, che guida uno schieramento di centrosinistra. Scordella si è attestato al 33.33% con 2.598 voti, Comignani al 35.56% con 2.772 preferenze. Lontano il candidato a 5 Stelle, Simona Astolfi, al 24.21%. L’affluenza alle urne in Abruzzo è stata inferiore rispetto alla volta precedente, ma superiore di circa 4 punti rispetto alla media nazionale.
@AntenucciGiulia