L’Aquila. “Le dimissioni dell’allora Presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, rassegnate in data 9/8/2018 con molto anticipo rispetto alla scadenza del mandato per candidarsi al Parlamento, hanno rappresentato un grave ed imperdonabile errore politico, che ha spianato la strada al Centrodestra ed al candidato Presidente, Marco Marsilio”. Afferma Lelio De Santis, segretario regionale Idv, già Assessore Comune L’Aquila.
La comunità abruzzese non ha apprezzato quell’abbandono della Presidenza della Giunta regionale, dettato solo da una grande ambizione personale a scapito dell’attuazione del programma presentato agli elettori.
Da quel momento si è rotto il rapporto di fiducia fra il PD ed il Centrosinistra con la maggioranza degli abruzzesi, che hanno premiato e continuano a premiare il Centrodestra nelle diverse competizioni elettorali.
Allo stato, almeno dal mio modesto osservatorio, il Centrosinistra, o il cosiddetto Campo largo, ancora non si riprende da quella decisione irresponsabile ed ancora non riesce ad imboccare la strada maestra della politica con la P maiuscola, che serve alla collettività e non al ceto politico.
Dopo la netta sconfitta dell’anno scorso alle elezioni comunali di L’Aquila per le divisioni nel Centrosinistra e per le difficoltà del PD, incapaci di offrire una candidatura unitaria alla carica di Sindaco, a causa delle note e dannose ambizioni personali, oggi in vista delle Regionali stiamo assistendo all’incredibile spettacolo del Tavolo del Centrosinistra che da settimane si riunisce a Pescara per scambiarsi “baci ed abbracci “senza essere in grado di individuare una figura di candidato Presidente, adeguata, competitiva ed unitaria.
Da una parte, leggo dichiarazioni roboanti sulla necessità di stare uniti contro il malgoverno di Marco Marsilio, dall’altra registro l’incapacità e la mancanza di lungimiranza nella scelta di un candidato Presidente di riconosciuto valore e di forte presa elettorale, che vada oltre il recinto della Coalizione.
Il tempo passa velocemente e, mentre il Centrodestra ha un candidato Presidente condiviso e le liste pronte, il Centrosinistra balbetta su tutto: programma, strategia obiettivi, candidato Presidente, e procede di rinvio in rinvio per arrivare alla fine ad una decisione ” per stanchezza o per necessità ”
Ma questo percorso, tortuoso e confuso, non è quello che può interessare i cittadini abruzzesi, non può entusiasmare il popolo progressista, riformista o di sinistra e, soprattutto, non può portare a spodestare Marco Marsilio, che ha potuto governare per 5 anni quasi indisturbato.
Il candidato Presidente e la sua squadra avrebbero dovuto essere in campo da mesi, almeno da dopo le elezioni politiche, per ricostruire un rapporto con la comunità abruzzese, per entrare nei municipi dei 305 Comuni, per spiegare un programma di cambiamento politico ed amministrativo.
Invece, il ceto politico del Centrosinistra si trastulla nei soliti giochi interni ai Partiti, trascurando le aspettative ed i bisogni della società ed, in particolare, dei ceti più deboli.
Pur capendo le difficoltà nel tenere insieme ambizioni personali e posizioni diverse dei partiti, vedo molto trascurata la priorità del progetto politico complessivo rispetto alle esigenze dei gruppi dirigenti.
In particolare, viene dato per scontato o acquisito il voto di appartenenza di migliaia di elettori, che dovrebbero solo chiudere gli occhi e dare un voto fideistico.
Probabilmente non è più così!
Mi appello agli spiriti liberi e responsabili del tavolo pescarese perché alzino la voce o valutino la praticabilità di altre ipotesi di strategia elettorale”.