L’Aquila L’ambizione sfrenata di certi candidati del centrodestra evidenzia le profonde e antiche divisioni interne allo schieramento che appoggia Marco Marsilio: è il caso dell’ex sindaca di San Salvo Tiziana Magnacca, candidata nelle fila di FdI, che si ritiene non solo sicura di essere eletta ma anche di far parte di una futuribile giunta regionale di centrodestra. Ovviamente Magnacca è libera di sognare quanto vuole, noi le ricordiamo semplicemente che il 10 marzo suonerà la sveglia.
Chi invece non ha gradito i voli onirici dell’ex sindaca è la Lega che, per bocca del suo portavoce abruzzese Francesco de Santis, attacca Fratelli d’Italia (“Pensare e straparlare di posti in giunta e da occupare, in piena campagna elettorale ed a trenta giorni dal voto non solo mostra nervosismo ed insicurezza, ma lascia serpeggiare il dubbio di fibrillazioni all’interno del partito di maggioranza relativa a pochi giorni dalla competizione elettorale”) e bacchetta la candidata (“Le ambizioni personali di qualche rampante candidato non devono mettere in imbarazzo le competenze legittime del presidente Marsilio e dei partiti che compongono la nostra coalizione”) invocando “serietà”. Stigmatizziamo questo atteggiamento predatorio di candidate e candidati consiglieri della destra, interessati solo a esercitare il potere e spolpare la Regione quasi fosse una coscia di pollo. L’Abruzzo va liberato da questo sistema di potere malato e da questa cappa velenosa di arroganza. Con Luciano D’Amico finirà l’epoca degli interessi di pochi e torneremo a occuparci dei bisogni e delle esigenze di tutte e tutti.