L’Aquila. Situazione di stallo in casa centrodestra. Non è ancora stato sciolto, infatti, il nome del candidato che correrà per la carica di presidente. Ciò porta a pensare che il braccio di ferro tra i due principali partiti di coalizione – Lega e Forza Italia – sia più serrato del previsto, nonostante la crescente convinzione che per vincere alle prossime regionali si renda necessario correre sullo stesso binario.
Con la Marcozzi ufficialmente candidata il M5S rafforza il suo elettorato, puntando, quindi, su quella continuità che negli ultimi quattro anni e mezzo ha prodotto un consenso sempre maggiore e che ora, si dirige alla conquista della regione. In ottica centrosinistra, invece, non sembrano esserci più dubbi su Giovanni Legnini come nome principale. La stessa Stefania Pezzopane ai nostri microfoni è apparsa convinta sulla candidatura del vice presidente del Csm, l’unico, probabilmente, in grado di spostare gli equilibri su un risultato che, altrimenti, sembra scontato.
E il centrodestra? Il centrodestra continua a viaggiare su quattro corsie differenti, ognuna delle quali ancora non riesce a convergere su una decisione univoca. Come già anticipato nelle scorse settimane, Forza Italia è decisa a puntare su Gaetano Quagliariello ma, proprio nelle ultime ore, il nome dell’ex capo della protezione civile Guido Bertolaso ha iniziato a farsi strada. Anche se in Abruzzo non gode di un consenso unanime, per via delle vicende legate alla ricostruzione dell’Aquila, può comunque contare su un appeal in grado di renderlo credibile e, quindi, candidabile.
Troviamo, inoltre, anche Fabrizio Di Stefano, uscito da Forza Italia perchè non ritenuto nome di punta o leader carismatico in grado di far salire di livello il partito, che sembra essere diventato uno dei leader papabili della Lega. Anche se, attorno al suo nome, non gravita un consenso unanime. Non tale da ritenerlo possibile vincitore. Fratelli d’Italia, che ha recentemente trovato in Pierluigi Biondi il suo nuovo commissario provinciale, presenterà una lista in sostegno della coalizione ma, anche se non ha i numeri di Lega e Forza Italia, non è da escludere che punterà i piedi per scegliere il proprio candidato.
Ulteriori rumors – che, per la verità, escono fuori dal coro – vedono in Mauro Febbo (ex assessore all’agricoltura della giunta Chiodi e attuale consigliere di opposizione) un ulteriore outsider. Ma, onestamente, non ci sembra un nome in grado di garantire la vittoria o anche solo di avvicinarla. La partita a scacchi, nella coalizione di centrodestra, è appena iniziata.