Pescara. Il vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari ha inviato una comunicazione al presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, all’assessore regionale con delega all’Agricoltura Emanuele Imprudente, al direttore generale del Dipartimento Agricoltura Elena Sico e alla presidente della Commissione Pari Opportunità Maria Franca D’Agostino per chiedere il rispetto delle quote rosa in occasione delle elezioni dei Consorzi di Bonifica in programma il prossimo 26 novembre.
Questo il testo della missiva di Pettinari: “In data 26 novembre 2023, l’Assemblea dei Consorziati sarà chiamata a rinnovare gli otto membri dei Consigli di Amministrazione dei Consorzi di Bonifica della regione Abruzzo, così come previsto dalla L.R. 45/2019. Infatti, ogni 5 (cinque) anni vengono eletti i componenti del Consiglio dei Delegati che, a loro volta, eleggono il Presidente e la Deputazione.
I Consorzi di Bonifica sono una delle istituzioni principali per la realizzazione degli scopi di difesa del suolo, di risanamento delle acque, di fruizione e di gestione del patrimonio idrico per gli usi di razionale sviluppo economico e sociale e di tutela degli assetti ambientali ad essi connessi” (Corte Costituzionale n° 66/1992). Il Consorzio di bonifica è un Ente Pubblico Economico di natura privatistica, amministrato dai propri consorziati, che coordina interventi pubblici ed attività privata nei settori della difesa idraulica, dell’irrigazione e della tutela dell’ambiente. I consorziati, cioè i proprietari degli immobili che beneficiano dell’attività di bonifica, contribuiscono ogni anno alle spese di manutenzione e di gestione delle opere pubbliche di bonifica (canali, impianti di pompaggio,..) in base ad un piano di classifica approvato dalla Regione.
Da notizie di stampa si è appreso che nella composizione delle liste consortili dei Consorzi di Bonifica della Regione Abruzzo, non sia stata rispettata la quota rosa, “parità di genere”, definita dalla Legge 120/2011.
Si segnala che Il Decreto Legislativo n. 175 del 2016, stabilisce che “Nella scelta degli amministratori delle società a controllo pubblico, le amministrazioni assicurano il rispetto del principio di equilibrio di genere, almeno nella misura di un terzo, da computare sul numero complessivo delle designazioni o nomine effettuate in corso d’anno”. In Italia la Legge sulle Quote Rosa, n. 120 del 2011, fissava dapprima la quota al 20%, innalzata al 30% nel 2015, mentre un emendamento alla legge di bilancio 2020 ha elevato la quota di genere a 2/5 per i C.D.A. e i collegi sindacali delle società quotate. Inoltre, l’Articolo 117 (testo introdotto dalla legge costituzionale n. 3 del 18 ottobre 2001) recita: “Le leggi regionali rimuovono ogni ostacolo che impedisce la piena parità degli uomini e delle donne nella vita sociale, culturale ed economica e promuovono la parità di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive”. Si rammenta che, anche lo Statuto del Consiglio Regionale dell’Abruzzo, sancisce all’articolo 6 “l’uguaglianza tra uomini e donne”.
Considerato che nella regione Abruzzo gli aventi diritto al voto, per il rinnovo Consorzi di Bonifica, sono circa 95.000 (novantacinquemila mila), di cui circa 28.000 (ventottomila) risulterebbero essere donne, questa Vicepresidenza chiede alle SS.LL. di conoscere se nelle liste presentate per il rinnovo dei Consorzi di Bonifica abruzzesi siano state rispettate le quote di parità di genere (rosa), così come previsto da normativa vigente, nazionale e regionale”.