Pescara. Sicurezza, lotta al degrado, aree di risulta, economia e lavoro, acque del fiume e del mare per riportare Pescara “ad esercitare un ruolo guida nel territorio, sfruttando pienamente l’opportunità di interfacciarsi positivamente con il nuovo governo regionale di centrodestra”. L’ex sindaco del capoluogo adriatico, Luigi Albore Mascia, candidato consigliere comunale per Forza Italia in vista delle elezioni del 26 maggio, illustra le cinque macroquestioni “spina dorsale” del programma che verrà portato avanti dalla coalizione di centrodestra, guidata dal candidato sindaco Carlo Masci.
I macrotemi sono stati illustrati stamani nel corso di una conferenza stampa da Albore Mascia, che ha sottolineato come, per quanto riguarda il programma, “le forze politiche del centrodestra elaboreranno un contratto congiunto a sostegno della candidatura a sindaco di Masci”. Albore Mascia, che di Forza Italia sarà capolista, lancia i titoli della sua campagna elettorale che partirà ufficialmente sabato prossimo, alle 11, con la convention “Cinque grandi idee per Pescara”, in programma nella Sala consiliare del Comune. Si tratterà della prima uscita pubblica dell’aspirante primo cittadino.
“Pescara non è una città con grande allarme sociale” ha sottolineato Mascia “ma le persone, e ce lo dice la classifica del Sole 24 Ore, hanno una spiccata percezione di insicurezza. Per questo la prossima amministrazione dovrà utilizzare al meglio tutte le opportunità offerte dalla nuova normativa che mette a disposizione strumenti efficaci di prevenzione”.
Sulla lotta al degrado, il candidato forzista ha parlato di illuminazione, miglioramento della qualità dei servizi, riqualificazione delle aree verdi, delle strade e dei punti di aggregazione, quali “primi step che consentiranno di aumentare in ogni cittadino la percezione di un cambiamento effettivo nel tessuto della città”. Poi le aree di risulta, definite come una “grande sfida in cui la prossima amministrazione di centrodestra dovrà impegnarsi fin dalla prima ora: se si riparte con quel progetto, ripartiranno economia e lavoro”.
“Vogliamo tutelare le specificità economiche di Pescara” ha proseguito “ed è con questo che arriviamo alla grande questione delle acque: io ritengo che si tratti di un tema che meriti di avere un assessorato specifico che si preoccupi di pianificare interventi concreti e non estemporanei finalizzati al dragaggio e alla lotta agli sversamenti abusivi nel fiume, peraltro spesso non riconducibili al nostro territorio comunale”.
Per quanto riguarda la Grande Pescara, “si dovrebbe votare fra tre anni e se davvero vogliamo farlo dobbiamo dotarci tutti di adeguate strutture per la realizzazione. Senza dimenticare che questo ruolo andrà strettamente interconnesso con la città dell’Aquila” ha concluso “con la quale ci si deve confrontare con spirito positivo, propositivo e di collaborazione, senza mostrare, eventualmente, i muscoli, ma ragionando per mettere insieme le rispettive qualità in un unico grande progetto regionale”.