Pescara. Si è tenuto a Pescara, nella serata di giovedì 15 settembre, un comizio elettorale della lista di “Unione Popolare” alla presenza del candidato premier Luigi De Magistris e di Maurizio Acerbo, Segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea e candidato capolista in Abruzzo per la Camera dei Deputati.
“Nonostante il maltempo e la pioggia”, si legge in un comunicato, “moltissimi cittadini provenienti da tutta la Regione hanno riempito la centrale Piazza Sacro Cuore, sostenendo l’iniziativa. Ha partecipato all’evento anche una folta delegazione di compagne e compagni della Federazione di Teramo del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea con il Segretario provinciale Mirko De Berardinis e la Segretaria del Circolo di Giulianova e Roseto Elisa Braca. Sul palco della manifestazione, insieme con gli altri candidati/e Abruzzesi c’era anche la giovane Alessia Mazzagufo, studentessa universitaria di biologia e lavoratrice precaria di Giulianova, candidata nella lista di ‘Unione Popolare’ in Abruzzo per la Camera dei Deputati.”
“Maurizio Acerbo e Luigi De Magistris”, continua la nota, “hanno illustrato in un appassionato comizio le posizioni e i programmi di ‘Unione Popolare’. Acerbo dal palco ha ricordato l’atto compiuto nei giorni scorsi dal senatore Luciano D’Alfonso, candidato capolista alla Camera in Abruzzo del Partito Democratico. D’Alfonso è stato il relatore dell’emendamento votato nella Commissione Finanze del Senato, da lui presieduta, che prevede l’eliminazione del tetto di 240mila euro alle retribuzioni dei manager pubblici. In pratica, nel momento attuale in cui il nostro Paese sta attraversando una situazione difficilissima di crisi economica e sociale, con la crescita della povertà, l’aumento pazzesco delle bollette, dei carburanti, dei prezzi e il carovita, il Partito Democratico con il suo candidato Abruzzese ritiene giusto e necessario dover aumentare i maxi stipendi dei super dirigenti statali per consentire loro di poter guadagnare ancora di più rispetto all’attuale tetto massimo di 240mila euro annui. Ecco dunque spiegata la ricetta del PD: cioè dare ancora più soldi ai grandi ricchi pubblici e privati e continuare invece a massacrare a livello sociale con l’agenda Draghi le lavoratrici e i lavoratori, i disoccupati, i precari e i pensionati con tagli, cancellazione di diritti, precariato e sfruttamento.”
“Il nostro programma invece prevede esattamente l’opposto”, prosegue, “ed è per questo che proponiamo l’agenda Robin Hood: più tasse ai grandi ricchi milionari per finanziare la sanità e la scuola pubblica, le politiche sociali, la riconversione ecologica, la messa in sicurezza del territorio urgente di fronte alle conseguenze dei cambiamenti climatici anziché le grandi opere che arricchiscono le solite lobby. Dopi i morti sulla costa della Toscana abbiamo assistito alla grave tragedia avvenuta nelle Marche che dimostra quanto sia inadeguata l’agenda di chi difende l’ambiente solo a chiacchere, continuando a consumare il suolo con cementificazioni selvagge e con il ritorno ad inceneritori e carbone. Meno tasse invece per chi ha poco, costruzione di nuove case popolari recuperando il patrimonio esistente (senza consumo di suolo), aumento delle pensioni minime e d’invalidità a 1000 euro, salario orario minimo di 10 euro per legge, abolizione del Jobs Act, della Legge Fornero e di ogni forma di precariato nel lavoro, assunzione di migliaia di ispettori del lavoro per riportare la legalità e la sicurezza sul posto di lavoro. In Italia abbiamo circa 6mila ispettori per 4 milioni di aziende e quindi c’è stata una costante diminuzione dei controlli negli ultimi anni. Risultato? Oltre 600 morti sul lavoro da inizio 2022, più di 70 al mese e migliaia di infortuni, alcuni molto gravi.”
E conclude: “La nostra voce è quella di chi è realmente contro la guerra, per i diritti sociali e civili, per il lavoro dignitoso, la difesa dell’ambiente. La sola lista che può dichiararsi di sinistra e realmente pacifista, radicalmente diversa dalle forze che oggi chiamano al voto ‘utile’ e che ancora governano con le destre nel governo Draghi.”