Roccaraso. Solo qualche giorno fa, mercoledì 6 aprile, il Parco della Maiella aveva fatto ben sperare per la sua permanenza in montagna, lontano dagli esseri umani. Ma a quanto pare, chi ha sempre pensato che Juan Carrito avesse solo qualche problema, lo ha semplicemente solo sottovalutato.
Perché l’orso che ha fatto impazzire i social di tutta Italia è tornato e si trova a pochi chilomentri, una decina più o meno, da Roccaraso.
Nell’ultima comunicazione del Parco della Maiella era stato precisato che l’orso nei suoi primi dieci giorni post rilascio si stava cibando solo di quello che trovava in natura, tra la neve, nello specifico si è parlato di “erba” e “formiche”. Ma a quanto pare l’orso non si è accontentato e ha deciso di tornare sempre lì, nel posto dove lui ha scelto di vivere: Roccaraso.
E così, dopo qualche giorno di permanenza in quel di Campo di Giove, l’orso non ne ha voluto proprio sapere di salire in montagna e soprattutto di rimanerci ed eccolo riapparso. Già da qualche ora la voce del suo ritorno sta rimbalzando da una bacheca all’altra di persone del posto.
Anche il proprietario di un caseificio aveva pubblicato in una storia di Facebook l’immagine di un orso che costeggiava la ferrovia e in modo un po’ ironico aveva commentato il fatto che si tratta di un orso che ha un grande istinto e che pertanto non lo si riesce a frenare né con la cattura né con la “riabilitazione” in un’area faunistica. E nemmeno provando a “spiegargli” che deve nutrirsi non di immondizia e spazzatura ma di animali (oppure di biscotti e dolci delle pasticcerie e del miele degli apiari): di carcasse che trova in natura, ghiande, faggiole, rose canine… Insomma del suo cibo e non del cibo e tantomeno degli avanzi degli umani.
Anche stavolta Juan Carrito, orso confidente e problematico, uno dell’ultima cucciolata di mamma orsa Amarena, anch’essa confidente ma molto più prudente del suo cucciolo, è tornato vicino al centro abitato. Dopo il rilascio a Piano della Casa, nella riserva orientale di Fara San Martino, comunque in una zona del Parco della Maiella ma comunque in linea d’aria non lontanissima da Roccaraso, JC si è incamminato e gira, gira, gira… Eccolo rispuntare a Roccaraso.
Si è alzata in coro la voce social di tanti cittadini che ora chiedono che “stavolta dovrà andare tutto per il meglio”. A Roccaraso si attendevano i cassonetti anti orso ma si tratta di una spesa ingente seppur già prevista dall’amministrazione comunale. Ora gli impianti sciistici in compenso sono chiusi. Chissà se ora ci si potrà concentrare di più sull’orso.
Nelle ultime settimane il Parco della Maiella ha avviato anche una campagna di comunicazione nei paesi che si trovano nella competenza territoriale. Si chiama il “ritorno dell’orso gentile”. Intanto anche il Wwf ha avviato la campagna per il rispetto del plantigrado, con la collaborazione del comico ‘Nduccio. In attesa di informazioni ufficiali ora c’è da vedere cosa accadrà.
Se stavolta le regole verranno rispettate ma soprattutto se ci sarà chi le farà rispettare. E quindi chi farà rispettare il divieto assoluto di nutrire l’orso, lasciargli crocchette, immondizia e cibi vari un po’ da tutte le parti.
Di certo i marsicani ora esulteranno. L’orso che porta il nome del presidente del Pnalm e della frazione di Ortona dei Marsi è tornato: da vero abruzzese, come sempre, resistente, resiliente e orgogliosamente intelligente, “testone” e furbo.
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