L’Aquila. Sabato 28 marzo dalle 20.30 ancora una volta si celebrerà l’Ora della Terra (Earth Hour). In tutto il mondo, partendo dall’Australia, ci sarà la più grande mobilitazione globale per contrastare i cambiamenti climatici organizzata dal wwf internazionale. Tutti saremo invitati a spegnere la luce per un’ora con l’obiettivo di dimostrare, attraverso un gesto simbolico, un impegno concreto per la salute del pianeta. Lo scorso anno aderirono milioni di persone in 188 Paesi e furono 18mila i monumenti, tra i più importanti al mondo, a restare al buio per un’ora. In Abruzzo nel 2019 ci sono stati oltre 60 eventi in tantissimi comuni e sono stati spenti i principali simboli della nostra regione: dal castello Aragonese di Ortona alla fontana luminosa dell’Aquila, dalla torre civica di Pescara al duomo di Teramo, dall’abbazia di San Giovanni in Venere a Fossacesia al museo universitario in piazza Trento e Trieste a Chieti, dal lungomare monumentale di Giulianova alla torre del Cerrano a Pineto, e tanti altri ancora. Non sono mancate attività di volontariato sulle spiagge con la raccolta a mano di rifiuti, iniziative di sensibilizzazione nelle aree protette e nei centri di educazione all’ambiente, cene a lume di candela e proiezioni di film a tema.
“Quest’anno il tema dell’Ora della Terra è la tutela della biodiversità globale e i danni che le stanno provocando i cambiamenti climatici”, dichiara Filomena Ricci, delegata del wwf Abruzzo. “Per una regione come la nostra, cuore della biodiversità italiana, si tratta di un tema centrale e ci aspettiamo una risposta ancora più grande da parte di comuni, associazioni, parchi, riserve: invitiamo cittadini, istituzioni e imprese ad aderire all’Ora della Terra scegliendo un edificio da spegnere e organizzando iniziative a tema. L’Ora della Terra rappresenta un’occasione per far sentire la nostra voce contro la crisi climatica e per affermare che il ripristino dei sistemi naturali è essenziale per contrastare i cambiamenti del clima”. La biodiversità globale è protagonista di un allarmante declino, che viaggia a una velocità senza precedenti: si stima che siano circa un milione le specie a rischio estinzione, anche a causa degli effetti, già oggi sempre più frequenti e devastanti, del riscaldamento globale. Milioni di persone in tutto il mondo sono invitate a prendere parte agli eventi realizzati in occasione di Earth Hour 2020, e a partecipare alla raccolta firme online “Voice for the Planet” (una Voce per il Pianeta) che si può firmare a questo link: https://voicefortheplanet.org/ . Questa raccolta firme sarà presentata ai leader mondiali in occasione di forum globali, come ad esempio l’assemblea generale delle Nazioni Unite, per contribuire ad assicurare un “New Deal for Nature and People” che sappia affrontare la perdita della natura, invertire il declino ambientale e salvaguardare il nostro futuro.
“Il tasso globale di perdita della natura cui abbiamo assistito negli ultimi 50 anni non ha precedenti nella storia dell’umanità come minaccia per la vita e il benessere umani”, ricorda Dante Caserta, Vicepresidente wwf Italia.”I servizi forniti dalla natura valgono 125.000 miliardi di dollari l’anno (il doppio del pil mondiale): senza queste risorse naturali le imprese e i servizi da cui dipendiamo falliranno. La natura ci avvantaggia fornendoci cibo, acqua e aria pulita, ed è uno dei nostri più forti alleati contro il cambiamento climatico. È fondamentale che ognuno di noi aggiunga la sua voce per salvare il Pianeta, chiedendo un nuovo corso per un futuro sostenibile”.