
Canistro. Dopo una lunga malattia è morto ieri ad Arezzo, Pietro Fontana, gloria del calcio italiano, che ha portato il nome di Canistro (AQ), il paese di cui era originario, in tutto il Paese.
A darne la notizia ieri tutte le riviste di settore, dove Fontana viene raccontato con numerosi episodi che hanno segnato la sua carriera sportiva che lo ha visto prima calciatore e poi allenatore.
Nel gruppo social che racconta la vita di Canistro e dei suoi abitanti, anche di quelli emigrati, è stato salutato ieri sera da Vincenzo Verenziani, amministratore della pagina: “È davvero con profondo e sincero dispiacere che apprendiamo la notizia della dipartita di Pietro Fontana in quel di Arezzo. Una figura che ha dato non poco lustro allo sport nostrano, contribuendo a far conoscere il nostro piccolo borgo in tutta Italia, grazie a doti tecniche e umane di prim’ordine. Ciao, Piero!”.
Fontana ha collezionato 176 presenze e una rete in Serie B con le maglie di Lazio, Ternana, Arezzo e Brindisi, conquistando due promozioni in massima serie: 1968-1969 con la Lazio e poi nel 1971-1972 con la Ternana.
A capo di Cavese, Campobasso e Anconitana inizia la carriera da allenatore, giungendo a Pagani durante il campionato di C2 1985/1986.
Venne chiamato dal presidente Cascone per sollevare le sorti del campionato della squadra paganese e con sette risultati utili consecutivi, conquistò così la salvezza con una giornata d’anticipo.