Chieti. Oggi è venuto a mancare il professor Ezio Burri, speleologo e docente dell’università dell’Aquila, autore di oltre 130 contributi scientifici in ambito nazionale ed internazionale e di oltre 20 pubblicazioni e libri divulgativi. Con la sua scomparsa ci lascia una delle figure più impegnate nello studio e nella valorizzazione delle meraviglie abruzzesi.
Come docente universitario all’università dell’Aquila Burri è stato titolare dei corsi di geografia e geomorfologia , geografia del paesaggio e dell’ambiente, cartografia tematica, speleologia, geomorfologia culturale, didattica della geografia e didattica di scienze della terra. Come speleologo ha diretto per nove anni la rivista “International Journal of Speleology, edita dall’International Union of Speleology (organismo UNESCO). Ed è proprio sul versante delle esplorazioni che il professor Burri è sempre stato particolarmente attivo, soprattutto quelle che andavano a toccare le opere idrauliche. E qui ricordiamo i diversi volumi pubblicati, molti dei quali con prestigiosa casa editrice “Carsa”, come quello sulla riserva naturale delle grotte di Pietrasecca, oppure “Abruzzo. Paesaggi d’acqua-Waterscapes” e “Acqua e agricoltura nel Fucino”.
Ed è proprio con il Fucino che Burri aveva un legame molto stretto, quasi viscerale, tanto da essere considerato senza ombra di dubbio il più grande esperto dei cunicoli di Claudio, che aveva mappato ed esplorato palmo a palmo. Burri faceva parte anche del progetto di attuazione e valorizzazione del Parco Culturale del Fucino, con particolare riferimento al sezione denominata “Parco Naturalistico Archeologico dei Cunicoli di Claudio”. Celebri e talvolta leggendarie le sue traversate dell’emissario del Fucino (un video è presente anche alla fine di questo articolo), come quella volta che vi nuotò in solitaria, con la galleria in piena, utilizzando una muta da sub. Il professor Burri oggi è ricordato con affetto anche da molti Archeoclub, con il quale aveva collaborato attivamente senza mai risparmiarsi sul piano professionale e umano. Oggi ci ha lasciato una persona persona di grande cultura e di grande disponibilità, sempre pronto a spendersi quando in gioco c’era la valorizzazione turistica della sua Regione.