Ortona. Clamorose novità sull’omicidio di Chiara Poggi, a riaprire le indagini il giudice abruzzese Fabio Napoleone.
Garlasco, Sempio o Stasi, chi è il colpevole? Il giudice Napoleone riapre il caso e scuote le coscienze cercando di rispondere a una domanda che negli ultimi mesi sta portando un vero e proprio terremoto mediatico. Le recenti novità nelle indagini hanno riacceso il dibattito pubblico sull’omicidio di Chiara Poggi, la giovane di 26 anni uccisa a Garlasco, in provincia di Pavia, nel 2007. Solo pochi giorni fa, il 11 marzo, la procura ha iscritto nel registro degli indagati Andrea Sempio, un amico del fratello della vittima, mentre Alberto Stasi, condannato come l’unico colpevole dal 2015, resta in carcere. La famiglia di Chiara si è detta molto critica, sottolineando che “gli inquirenti non possono ignorare quanto stabilito in un processo giusto, e a quasi 20 anni di distanza si lanciano ipotesi che sembrano poco credibili”. Ma chi c’è dietro questa riapertura del caso? A coordinare le nuove indagini è Fabio Napoleone, classe 57, nato a Bari ma cresciuto a Ortona, figlio di ortonesi doc. Il padre, il medico Gaetano Napoleone, era una figura di spicco e notissima, non solo in città ma nell’intera regione e in tutta Italia, fu primario al Sant’Eugenio di Roma. Fabio Napoleone è un nome conosciuto nel mondo della magistratura fin dai tempi di Mani pulite e ancora prima.
Entrato in magistratura alla fine degli anni ottanta, Napoleone ha lavorato per diversi anni a Milano, distinguendosi in indagini di alto profilo. Tra i casi più importanti a cui ha preso parte c’è lo scandalo Telecom-Sismi, un’inchiesta degli anni duemila che ha portato alla luce una vasta rete di intercettazioni illegali e dossieraggi condotti da settori deviati dei servizi segreti. Nel 2008 Napoleone è diventato capo della procura di Sondrio, un’esperienza che ha descritto come molto positiva, poiché gli ha fatto capire l’importanza delle realtà più piccole. Nel 2014 è stato eletto consigliere togato al Csm, Consiglio superiore della magistratura, rappresentando la corrente progressista “Area”, che riunisce Magistratura democratica e Movimento per la Giustizia. Durante il suo mandato al Csm, ha avuto un ruolo attivo nelle commissioni di nomina e disciplina dei magistrati, mantenendo un profilo riservato. Nel 2021, Napoleone è tornato in Lombardia, questa volta come procuratore di Pavia, incarico che lo ha portato a riaprire il caso dell’omicidio di Chiara Poggi, noto come il delitto di Garlasco, un caso ancora molto discusso e al centro di molte attenzioni pubbliche.