Montesilvano. Proseguono costanti ed intensificate le operazioni dei militari dell’Arma dei Carabinieri nel Città Adriatica volte al contrasto ed alla repressione delle attività illecite con particolare attenzione riposta al delicato periodo della stagione estiva durante il quale la cittadina registra un notevole afflusso di turisti.
In tale contesto infatti, sono in corso di svolgimento da parte dei militari della Compagnia Carabinieri di Montesilvano, delle mirate attività di polizia giudiziaria volte alla prevenzione e repressione dei reati di natura predatoria oltre al contrasto del traffico illecito delle sostanze stupefacenti immesse nel territorio.
Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione Carabinieri di Montesilvano, a conclusione di articolata attività di Polizia Giudiziaria, hanno tratto in arresto nella flagranza di reato un cinquantaseienne, residente a Montesilvano, il quale dovrà rispondere del reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
In particolare, durante lo svolgimento di specifico servizio antidroga predisposto ed eseguito dai predetti militari, che nella circostanza monitoravano da tempo i movimenti del soggetto, decidevano di fare irruzione all’interno del suo appartamento allo scopo di procedere ad un mirato controllo di polizia. L’uomo, alla vista dei Carabinieri, si mostrava sin da subito particolarmente nervoso ed insofferente come se volesse nascondere qualcosa.
I militari, quindi, procedevano ad attività di perquisizione personale e domiciliare che portava ai frutti investigativi sperati, in quanto venivano rinvenuti, abilmente occultati all’interno della cucina, due involucri di cellophane contenenti sostanza stupefacente del tipo hashish dal peso complessivo di 130 grammi oltre ad un bilancino utile alla pesatura della sostanza.
Alla luce degli incontrovertibili elementi raccolti dai militari dell’Arma e del granitico quadro indiziario emerso a carico dell’uomo, fatta salva la loro presunzione di innocenza fino a sentenza di condanna definitiva, lo stesso veniva dichiarato in stato di arresto in flagranza di reato ed assolte le formalità di rito tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa dell’udienza di convalida.