Teramo. Finanzieri e carabinieri negli uffici pescaresi della Tua, società di trasporto unico abruzzese, per nuove acquisizioni di documenti nell’ambito dell’inchiesta della procura della Repubblica di Teramo sul doppio incarico ricoperto dal rettore dell’Università teramana, Luciano D’Amico, anche presidente di Tua, indagato per abuso d’ufficio. Secondo l’accusa esisterebbe una incompatibilità derivante dall’uso di risorse finanziarie pubbliche e da alcune specifiche normative. Sul caso del doppio incarico ha indagato anche la Corte dei Conti dell’Aquila che, dopo aver disposto accertamenti, ha chiuso il procedimento con un’archiviazione. Sull’incompatibilità D’Amico sostiene che esiste una legge del 1980, la 382, che vieta ai professori ordinari alcuni incarichi superata da una legge del 2010 che lo consente in determinate circostanze, fra cui la sua. “Luciano D’Amico è una figura angelica, angelicata e integerrima”.
Lo ha dichiarato il governatore d’Abruzzo, Luciano D’Alfonso, a proposito della notizia di nuove acquisizioni di documenti negli uffici pescaresi della Tua. “Egli – ha proseguito D’Alfonso – può ben vantare la forza dei risultati ottenuti e l’essere un tecnico estraneo ai bizantinismi di certa politica. La sua moralità immacolata è garanzia di rettitudine e sono sicuro che qualsiasi accertamento sul suo operato si concluderà con la constatazione che egli ha sempre agito rispettando le norme”.