L’Aquila. “L’annullamento della delibera che sancisce la compatibilità” del doppio incarico del presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, anche senatore eletto nel Pd alle ultime elezioni politiche del 4 marzo scorso, è stata chiesta dal coordinatore regionale di Azione Politica, Gianluca Zelli che, a Pescara, ha tenuto una conferenza stampa in merito. “Azione Politica – annuncia Zelli – chiederà al Tar l’annullamento della delibera dell’8 maggio, con cui il Consiglio Regionale ha respinto la contestazione di incompatibilità del presidente D’Alfonso con la carica di senatore. Il costituzionalista Antonio Baldassarre si è espresso chiaramente: ‘l’incompatibilità tra la carica di consigliere regionale e quella di rappresentante del popolo al Senato è evidente ed è dichiarata dalla Costituzione’. Scatta con la proclamazione, avvenuta il 16 marzo”. Zelli, inoltre, chiama in causa i consiglieri di Forza Italia e di opposizione: “Prima di discutere di possibili candidature, facciano azioni e atti concreti per mettere fine a questa situazione che blocca e danneggia l’Abruzzo: questo è quello che si aspettano gli elettori che li hanno votati. Ciò vale anche per i rappresentanti di M5s, che gridano slogan ma alla prova dei fatti si appiattiscono sugli altri partiti”. “La scelta del futuro della nostra Regione – continua Zelli – non può ripetere gli errori fatti a Teramo, che hanno portato ad una grave sconfitta. Basta con autocandidature, blitz, egoismi, veti e personalismi”. “A Teramo – conclude – hanno prevalso vecchie logiche e veti al rinnovamento, tanto che gli eletti sono tutti ex consiglieri ed ex assessori. Ciò ha portato alla sconfitta di Giandonato Morra, un buon candidato che avrebbe potuto incarnare la voglia di rinnovamento, se solo si fosse confrontato con le richieste del territorio, anche con Azione Politica. Invece, anche prima del ballottaggio, ha costruito un muro per negare il confronto ed il risultato è stato la vittoria della sinistra”.
Mi auguro che presto il governo possa avere un interlocutore senza zavorre, perché adesso la Regione è paralizzata da questo attaccamento alle poltrone da parte del presidente e senatore D’Alfonso”. Così il sottosegretario ai beni culturali e al turismo, il pentastellato abruzzese Gianluca Vacca, parlando del doppio incarico del governatore – senatore, Luciano D’Alfonso, al termine della visita nel centro storico dell’Aquila, la prima istituzionale dopo la nomina come uomo di governo, unico rappresentante abruzzese. Nel sottolineare che la Giunta per elezioni del Senato “Si insedierà a breve la Giunta e credo che cercheremo di velocizzare tutta questa parte”, riferendosi alla convalida di D’Alfonso, Vacca spiega che a proposito degli 8 milioni che la Regione dovrà sborsare per il voto anticipato in autunno,”ora l’Abruzzo sta pagando l’immobilismo dovuto ad un’anomalia che ci ridicolizza davanti a tutto il Paese, quindi credo che l’urgenza sia risolvere questa anomalia”.