Pescara. LNDC Animal Protection esprime sdegno e ferma condanna per il grave episodio accaduto a Pescara, dove un tassista si è rifiutato di far salire a bordo il cane guida di una donna non vedente, lasciandola a piedi insieme al suo compagno ipovedente, nonostante le chiare disposizioni di legge che impongono l’accoglienza dei cani guida sui mezzi pubblici e privati a servizio pubblico.
Il fatto, riportato dalla stampa locale, si è verificato alla stazione ferroviaria di Pescara. La signora Katia, persona non vedente, e il suo compagno stavano cercando un taxi per raggiungere un hotel a Montesilvano, accompagnati dal loro cane guida, Dinka. Il tassista ha però opposto un rifiuto categorico, pronunciando un inaccettabile “Niente cani sul mio taxi”, nonostante l’intervento della Polizia Ferroviaria, che ha tentato di far rispettare la normativa vigente, senza successo.
Questa condotta rappresenta una violazione palese della legge. L’art. 3 della Legge 37/1974, successivamente integrata dalla Legge 60/2006, sancisce in modo chiaro che: “I cani guida per ciechi hanno libero accesso a tutti i mezzi di trasporto pubblico e privato ad uso pubblico, senza il pagamento di alcun biglietto o supplemento.”
Inoltre, il Regolamento Comunale per il servizio taxi del Comune di Pescara stabilisce espressamente che i conducenti non possono rifiutarsi di portare sull’autoveicolo i cani guida accompagnati da persone non vedenti. Il rifiuto del tassista rappresenta dunque una doppia violazione: della legge nazionale e delle disposizioni regolamentari locali.
L’art. 672 del Codice Penale punisce, inoltre, chiunque impedisca la libertà di movimento di persone con disabilità avvalendosi del cane guida. Il rifiuto di caricare a bordo un cane guida configura, pertanto, una violazione della legge e una discriminazione nei confronti della persona con disabilità, punibile con sanzioni pecuniarie e provvedimenti disciplinari amministrativi, tra cui la sospensione o revoca della licenza taxi.
“Ciò che è avvenuto a Pescara è un fatto gravissimo, non solo per la violazione delle norme vigenti, ma per la mancanza assoluta di empatia, sensibilità e rispetto verso queste persone e il loro cane guida, di fatto un compagno di vita indispensabile. Non si può tollerare che, nel 2025, accadano episodi del genere. Il tassista avrebbe dovuto sapere che il cane guida non è un optional, ma parte integrante dell’autonomia e della dignità di una persona non vedente”,dichiara Piera Rosati, Presidente di LNDC Animal Protection.
Alla luce della gravità dei fatti, LNDC Animal Protection chiede al Sindaco di Pescara e al Comune di procedere immediatamente alla revoca della licenza taxi del soggetto in questione, in quanto il comportamento tenuto è incompatibile con il ruolo di servizio pubblico che un tassista è chiamato a svolgere.
“Non ci troviamo di fronte a una semplice infrazione amministrativa, ma a una discriminazione che colpisce i diritti fondamentali di una persona e mina alla radice il concetto stesso di civiltà. Le scuse istituzionali non bastano. Occorre un provvedimento esemplare per affermare, senza ambiguità, che chi non rispetta la legge e calpesta la dignità altrui non può esercitare un servizio pubblico”, conclude Rosati.
LNDC Animal Protection seguirà da vicino l’evolversi della vicenda e si riserva di intraprendere ulteriori azioni presso le sedi competenti affinché episodi simili non possano più ripetersi.