Pescara. Pescara piange un’altra vittima della strada. Valeria Di Lorenzo, 43 anni, è morta ieri pomeriggio dopo essere stata travolta da un’auto mentre attraversava le strisce pedonali in sella alla sua bici elettrica in via Rio Sparto. Alla guida del veicolo c’era un 37enne risultato positivo all’alcol test, privo di patente e ora accusato di omicidio stradale, che dopo l’impatto ha tentato la fuga ma è stato bloccato dai passanti. Inutili i soccorsi, la donna è deceduta sul colpo.
Un dolore che ha scosso l’intera comunità. “Pescara piange un’altra giovane vita, una donna strappata ai suoi affetti e alla sua famiglia mentre si spostava sulle strade della nostra città. Ancor di più la piangono i familiari e gli amici, a cui va la nostra vicinanza e il nostro cordoglio” dichiara il sindaco Carlo Masci.
Il primo cittadino ha poi richiamato l’attenzione sulla necessità di maggiore prudenza: “È una morte inaccettabile, sulle cui cause e responsabilità sta lavorando chi è deputato a farlo, ma che deve spingere tutti a una riflessione sul rispetto del Codice della strada, che è inderogabile, e sul rispetto per la vita propria e altrui, altrettanto inderogabile” prosegue.
Masci ha rivolto un appello a tutti gli utenti della strada, senza eccezioni: “Mi sento in dovere di chiedere questo rispetto per le regole e per la comunità a tutti: automobilisti, motociclisti, conducenti di camion e autobus, pedoni, ciclisti, utenti di monopattini. Penso soprattutto a coloro che appaiono disattenti, distratti o persi con il telefonino in mano, fino ad arrivare a infuriarsi e a discutere con gli altri utenti della strada” sottolinea.
Un messaggio forte, che si traduce in un monito quotidiano: “Di fronte a queste tragedie si resta sbigottiti e si pensa che bisognerebbe usare maggiore prudenza. Ma queste riflessioni vanno fatte non solo oggi, non solo dopo una tragedia, bensì ogni volta che ci si mette alla guida, ogni volta che si pigia sull’acceleratore o si usa il telefonino per un messaggio o una chiamata veloce” aggiunge.
“È un dovere morale e civile, lo dobbiamo a tutti coloro che non ci sono più, a tutte le vittime della strada. Non è accettabile che questa tristissima lista diventi sempre più lunga” conclude il sindaco.