Pescara. “La verità emersa in queste ultime ore, sulla triste fine di Anna, la ragazza di 33 anni, stuprata e uccisa sotto il tunnel della stazione ferroviaria, dove dovrà sorgere il nuovo mercatino etnico, fa rabbrividire ci invita a delle riflessioni. Prima però occorre avere giustizia per la povera Anna, prima violentata e poi ammazzata sotto quel tunnel”. Lo sostiene il consigliere comunale di Pescara Massimiliano Pignoli che chiede una pronta risposta alle forze dell’ordine, dopo aver ricostruito quei drammatici momenti prima della morte di Anna. “Ringrazio la Procura e le forze dell’ordine per aver scoperto la verità e cosa accadde un anno fa, ma ora aspettiamo di conoscere i nomi dei responsabili di questo omicidio.
“Proprio un anno fa io con la sorella di Anna, Isabella, che si rivolse al sottoscritto, lanciammo l’allarme su quello che era accaduto e sul fatto che non si poteva trattare di morte naturale. Oggi purtroppo”, prosegue il consigliere
Pignoli, “i fatti ci danno drammaticamente ragione. Isabella vuole che sia fatta giustizia e che paghi chi ha
commesso questo brutale delitto. Ma oggi a distanza di anni, sono qui a ribadire la pericolosità di questo luogo,
che molti hanno ribattezzato tunnel della morte, e che oggi questa amministrazione vorrebbe vi nascesse il
mercatino etnico. Una scelta sbagliata sotto tanti punti di vista, ma anche perché si tratta di una zona dove, lo
scorso anno fu uccisa Anna, ma dove, come evidenziato dagli ultimi accadimenti, come la violenza sessuale di
agosto scorso nei giardinetti delle aree di risulta, esiste un problema di sicurezza. Un problema di non poco
conto che dovrebbe far riflettere”, conclude il consigliere Pignoli, “la Giunta Alessandrini dall’opportunità di un
progetto sbagliato nel merito e nel metodo”.