L’Aquila. Fuge di inizio autunno, nel bel mezzo di scenari campestri da olivi in fiore e grappoli rigogliosi. Promette bene questa stagione turistica di settembre nel Bel Paese, mentre i numeri estivi parlano chiaro: sono 33,5 milioni gli italiani che hanno deciso di andare in vacanza per almeno qualche giorno nell’estate 2021 che fa registrare una sostanziale stabilità rispetto allo scorso anno (-1%), anche se sono mancati all’appello i vacanzieri stranieri. Emerge dal bilancio conclusivo di Coldiretti/Ixe’ sulla stagione estiva, diffuso per la Giornata del Turismo che si celebra il 27 settembre. Le vacanze 2021 hanno evidenziato una netta preferenza degli italiani verso le mete nazionali – sottolinea la Coldiretti – per il desiderio di sostenere il turismo tricolore ma anche per i limiti e le incertezze ancora presenti per le mete estere più gettonate. Si è accorciata anche del 10% rispetto allo scorso anno la durata del viaggio con una media – rileva la Coldiretti – di 9 giorni trascorsi lontano da casa ma si è allungata la stagione anche perché molti hanno posticipato le partenze a causa delle incertezze.
E per settembre nelle campagne in molti hanno colto l’opportunità di assistere alle tradizionali attività autunnali come il rito della vendemmia o quello della transumanza con il rientro degli animali dagli alpeggi. Appuntamenti salutati da feste e sagre nelle campagne che in molti casi sono tornate in presenza. La conferma che l’emergenza Covid ha condizionato quest’anno la scelta del luogo viene dal fatto che – precisa la Coldiretti – ben un italiano su tre (33%) in vacanza è rimasto all’interno della propria regione e solo il 6% è andato all’estero prevede di andare all’estero. Se la spiaggia – spiega Coldiretti – è restata la meta preferita, ha tenuto il turismo in montagna e quello di prossimità con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne italiane, in alternativa alle destinazioni turistiche più battute, mentre sono crollate le presenze nelle città. La spesa per persona è stata di 582 euro (-2%) secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’ con quasi la metà dei viaggiatori (44%) che ha speso al di sotto dei 500 euro, mentre la stessa percentuale (44%) ha speso tra i 500 ed i 1000 euro e percentuali più ridotte superano questo limite.
La maggioranza degli italiani in viaggio – sottolinea la Coldiretti – ha scelto di riaprire le seconde case di proprietà, o di alloggiare in quelle di parenti e amici o in affitto, ma nella classifica delle preferenze ci sono le pensioni e gli alberghi e molto gettonati sono gli agriturismi che, spesso situati in zone isolate, in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e ampi spazi nel verde sono forse i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche. Tra gli svaghi preferiti dei turisti italiani questa estate accanto ad arte, tradizione, relax e puro divertimento, dopo il lungo lockdown c’ è la ricerca del cibo e il vino locali è diventata la prima voce del budget delle vacanze Made in Italy nel 2021 con circa 1/3 della spesa per consumi al ristorante, street food o per l’acquisto di souvenir. Bilancio, invece, in rosso per quanto riguarda le presenze dei turisti stranieri sui quali, nonostante le prime positive previsioni, hanno pesato la ripresa die contagi e le misure di restrizioni, con gli obblighi di quarantena che sono scattati per i visitatori dall’estero. L’Italia è leader mondiale incontrastato nel turismo enogastronomico – conclude la Coldiretti – grazie al primato dell’agricoltura più green d’Europa con 316 specialità ad indicazione geografica riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, 5266 prodotti tradizionali regionali censiti lungo la Penisola, la leadership nel biologico con oltre 80mila operatori biologici e la più grande rete mondiale di mercati di agricoltori e fattorie con campagna.
Ma il cammino non si ferma tra uliveti e vigneti italiani. Dopo che la pandemia ha lasciato negativamente il suo forte impatto sociale ed economico – mettendo alla prova sia le economie più avanzate che quelle in via di sviluppo – l’Italia e il resto del mondo domani tornano sul tema turismo, per sostenere i gruppi emarginati e colpiti più duramente negli ultimi due anni. Ed è per questo che la Giornata mondiale del turismo, che le Nazioni unite celebrano ogni 27 settembre, è dedicata quest’anno alla crescita inclusiva (“Tourism for Inclusive Growth”). Le celebrazioni ufficiali saranno ospitate quest’anno in Costa d’Avorio ma sono previste iniziative in tutto il mondo e l’Unwto (l’Organizzazione mondiale dedicata al turismo dell’Onu) invita tutti a condividere le proprie immagini di festa anche sui social con l’hashtag #WTD2021. La ripartenza del turismo aiuterà a rilanciare la ripresa e la crescita e, secondo l’Unwto, è essenziale che i benefici che ne deriveranno siano ampiamente ed equamente goduti: un’occasione per guardare oltre le statistiche e riconoscere che, dietro ogni numero, c’è una persona.
“Il turismo – dice il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, nel suo messaggio per il World Tourism Day – continua a soffrire enormemente sotto i colpi del Covid: nei primi cinque mesi di quest’anno, gli arrivi di turisti internazionali sono diminuiti di uno sbalorditivo 95% in alcune parti del mondo e le previsioni suggeriscono una perdita di oltre 4 mila miliardi di dollari di pil globale da parte del fine del 2021. Se questo è un grande choc per le economie sviluppate, per i paesi in via di sviluppo è un’emergenza”. Guterres sottolinea anche l’emergenza ambientale legata al cambiamento climatico che sta colpendo gravemente molte delle principali destinazioni turistiche, in particolare i piccoli Stati insulari in via di sviluppo, dove il turismo rappresenta quasi il 30% dell’attività economica. “Con molti milioni di mezzi di sussistenza in pericolo – sottolinea – è tempo di ripensare, trasformare e riavviare in sicurezza il turismo”. Celebrando questo giorno, dichiariamo il nostro impegno affinché, con la crescita del turismo, i benefici che ne deriveranno si faranno sentire a tutti i livelli del nostro ampio e diversificato settore, dalla più grande compagnia aerea alla più piccola azienda familiare. “In questa giornata – dice il segretario generale dell’Unwto Zurab Pololikashvili – riaffermiamo la nostra promessa che, mentre andiamo avanti e lavoriamo per costruire un mondo più prospero e pacifico attraverso il turismo, non lasceremo indietro nessuno (Leave No One Behind). È un impegno tempestivo e necessario”.
Alessandra Priante, direttrice Europa dell’Unwto aggiunge: “La pandemia oltre alle macro perdite, come i posti di lavoro e il fatturato bruciati, e quindi le inevitabili conseguenze sul pil ha accentuato la differenza di velocità tra le nazioni. Il ripianare queste diversità – spiega – è l’obiettivo anche simbolico di questa Giornata del turismo. Questo settore è per definizione molto “orizzontale” e quindi in qualche modo inclusivo. Non possiamo, e non vogliamo, veramente dimenticarci di nessuno”. “Il turismo – sottolinea il presidente dell’Enit Giorgio Palmucci – è una delle espressioni più alte dell’inclusione e la sua tangibile realizzazione che fa della mescolanza il suo valore aggiunto. Inoltre è il crocevia tra lavoro ed economie sostenibili e quindi ancora più inclusive che funzionino per tutti e a favore di tutti”. Restringendo l’obiettivo sull’Italia Coldiretti e Ixè pubblicano il bilancio sulla stagione estiva: 33,5 milioni gli italiani che hanno deciso di andare in vacanza per almeno qualche giorno nell’estate 2021 che fa registrare una sostanziale stabilità rispetto allo scorso anno (-1%), anche se sono mancati all’appello gli stranieri. “Speriamo sempre – dice Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi – di festeggiare la ripresa, nessun dubbio che ci sarà ma il problema è quando. Gli stranieri ancora latitano e in vari mesi dell’anno e in vari luoghi d’Italia sono fondamentali. E i tempi si stanno allungando”. Per il World Tourism Day Google ha rivelato anche le dieci destinazioni turistiche più ricercate in Europa: l’Italia è l’unico Paese a piazzare ben 3 mete nella top, anche se non sul podio e cioè il Colosseo al quinto posto, la Costiera Amalfitana al settimo, il Duomo di Milano al nono.