L’Aquila. Il clarinetto di Dimitri Ashkenazy è al centro del programma di domani (mercoledì 6 dicembre)
nella rassegna Musica per la città, allestita dai Solisti Aquilani. L’appuntamento è fissato alle 18, nell’auditorium del Parco, all’Aquila. La direzione artistica è di Maurizio Cocciolito.
Un programma, si potrebbe dire, da padre in figlio, anzi da padri in figli e da questi un riferimento alla storia della musica occidentale dei secoli passati. Un solista, Dimitri Ashkenazy, figlio del pianista Vladimir, commissiona un concerto per clarinetto a Jeremy Menuhin, figlio del violinista Yeuhidi (scomparso nel 1999), spiega Carla Di Lena nelle note di sala. Due eredi di grandi tradizioni musicali a loro volta fanno i conti con altre eredità del passato. Il filo conduttore del programma è tutto in questo gioco di rimandi. Un gioco che non finisce perché, ad esempio, Menuhin a sua volta, nella nuova composizione si ispira al contrappunto barocco. L’opera che nasce adotta il linguaggio rigoroso del contrappunto, in cui un soggetto, primus inter pares, può apparire in una qualsiasi delle voci che compongono la tessitura del pezzo. Il Concerto per clarinetto di Jeremy Menuhin è presentato in prima esecuzione italiana.
Dimitri Ashkenazy è nato nel 1969 a New York e dal 1978 vive in Svizzera. È stato invitato da prestigiose istituzioni in tutto il mondo: Los Angeles (Hollywood Bowl), Londra (Royal Festival Hall), Sydney (Opera House), Salisburgo (Festspiele), Parigi (Salle Pleyel), Tokyo (Suntory Hall), Praga (Rudolfinum), suonando con le principali orchestre. Ha collaborato con i quartetti Kodály, Carmina, Endellion e Brodsky, con i pianisti Aleksandar Madzar, Cristina Ortiz, Jeremy Menuhin, Bernd Glemser e Ariane Haering, i violoncellisti Antonio Meneses e Christoph Richter, le cantanti Edita Gruberova e Barbara Bonney, e naturalmente con suo fratello Vovka, e suo padre Vladimir Ashkenazy.
Mercoledì 6 dicembre auditorium del Parco, ore 18
I Solisti Aquilani
Dimitri Ashkenazy clarinetto
Jeremy Menuhin (1951) Concerto per clarinetto e orchestra (prima esecuzione italiana)
Sergey Taneyev (1856 – 1915) Canzone per clarinetto e archi
Marco Enrico Bossi (1861 – 1925) Intermezzi goldoniani opera 127
Biglietti su www.ciaotickets.it o in sede: via XX Settembre, 29 – tel. 0862 420369