Penne. La Camera ha approvato un emendamento del M5s, a prima firma di Andrea Colletti, che “salva” l’ospedale di Penne in Abruzzo, derogando di fatto solo per questo le norme nazionali sugli ospedali. Proteste dai deputati del Pd e di Leu che hanno parlato di una “marchetta” nel collegio elettorale di Colletti, visto che era stato bocciato un emendamento di Camillo D’Alessandro che derogava le norme per tutti gli ospedali abruzzesi dopo il sisma del 2016. L’emendamento stabilisce che si derogano le norme nazionali del decreto Lorenzin sugli ospedali, per le strutture “entro i 30 chilometri” dal confine del cratere dell’Aquila: il che implica che di fatto si applica al solo nosocomio di Penne.
D’Alessandro e Stefania Pezzopane del Pd, hanno protestato per l’esclusione degli altri ospedali della regione, mentre i marchigiani Dem Alessia Morani e Mario Morgoni hanno protestato perché la loro Regione veniva esclusa dalla deroga. Nico Stumpo (Leu) ha poi sottolineato che non essendo chiarito se si tratta di 30 chilometri lineari o stradali, vi saranno anche contenziosi. Per D’Alessandro anche per Penne “è un imbroglio” perché occorre comunque il sì del tavolo di monitoraggio (Ministero delle Finanze e della Salute) e perché non sono previsti fondi di copertura per il “salvataggio” della struttura di Penne.


