Pacentro. Il piccolo borgo peligno ha celebrato il 25 aprile con diverse cerimonie ed appuntamenti, pur nel decoro e rigore imposti dal lutto nazionale per la scomparsa di Papa Francesco. Due i cortei civili organizzati dall’amministrazione comunale in accordo con i rappresentanti locali di ANPI, Brigata Maiella, Associazione Alpini e Associazione Carabinieri: alle 10.00 c’è stata la commemorazione e l’omaggio presso il monumento ai caduti nella Villa Comunale intitolata a Franco Lattanzio. Qui sono stati ricordati tutti i caduti del paese nel secondo conflitto mondiale e gli oltre cento, pacentrani e pacentrane, che hanno nascosto e salvato i militari inglesi in fuga da campo 78.
“Quella straordinaria pagina di storia che si è scritta in Valle Peligna e a Pacentro, che va sotto il nome di Resistenza Umanitaria, non solo ha saputo incarnare i migliori sentimenti e valori della nostra gente, ma è stata l’imprescindibile, tenace e corale punto di partenza della resistenza armata e della liberazione”.
Presenti i rappresentanti delle associazioni combattentistiche, con nutrite delegazioni, ed anche una rappresentanza di pacentrani con doppia cittadinanza, che hanno portato in corteo le bandiere dei rispettivi paesi i cui giovani, ottant’anni fa, hanno contribuito a liberare l’Italia.
A seguire, le tradizionali celebrazioni del compatrono, San Marco Evangelista, che lega il paese alla Rete italiana delle Città Marciane, grazie alla quale Pacentro ha potuto accogliere, meno di due settimane addietro, le reliquie di San Giovanni Paolo II.
Nel pomeriggio un secondo corteo, stavolta al monumento dedicato alla Brigata Maiella, la formazione partigiana medaglia d’oro al Valor Militare, nelle cui fila militò il pacentrano Mario Silvestri, caduto nella battaglia di Pizzoferrato e decorato con la medaglia di bronzo al V.M.
“La Brigata Maiella è uno dei più fulgidi esempi della trasversalità dei valori che hanno animato la Resistenza Armata, al di là e al di sopra di ogni colore politico, mossa dall’Amor di Patria e sostenuta dalla tenacia dei cuori abruzzesi. La sua eredità spirituale è viva negli animi dei cittadini e delle cittadine di Pacentro, che ricordano sempre con orgoglio e commozione il giovane maestro Mario Silvestri, eroe e martire della Resistenza”.
Il pomeriggio si è concluso con il monologo di Pasquale Tollis “I vuless nu munn” percorso tra storia, memoria e fantasia, di restituzione della dimensione umana di Mario Silvestri e Sabatino Di Nello, che hanno servito la causa della libertà e della democrazia fino all’estremo sacrificio.
“Possiamo dirci soddisfatti, tanto da parte nostra, quanto per i riscontri avuti dai concittadini e dagli ospiti che ci hanno onorati della loro presenza: a loro va il ringraziamento mio e dell’Amministrazione tutta per averci sostenuti nel ribadire il messaggio che il 25 aprile è la festa di tutti gli italiani!”. Così conclude il sindaco Silvestri.