Pescara. Occorre gestire la frammentazione fra i soggetti incaricati di favorire processi di innovazione tramite un approccio integrato e sinergico, al fine di massimizzare l’impatto delle politiche a sostegno dell’innovazione stessa. Questa è l’aspirazione che ha riunito oggi i partecipanti all’incontro promosso da Match 4.0 – Digital Innovation Hub Abruzzo, svoltosi presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso – INFN (Via Giovanni Acitelli, 22, Assergi – L’Aquila).
L’evento ha rappresentato un’importante opportunità per discutere i progressi del progetto EDIHAMO – European Digital Innovation Hub Abruzzo e Molise, valorizzare i risultati ottenuti grazie ai contributi dei partner e pianificare le prossime fasi. La scelta dell’INFN, simbolo di eccellenza e innovazione tecnologica, ha sottolineato il prestigio dell’incontro e offerto un contesto ideale per discutere visioni condivise.
Il Progetto
Il progetto EDIHAMO, finanziato con 4,5 milioni di euro dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, prevede una serie di servizi innovativi orientati a potenziare la formazione digitale, l’accesso a risorse di Test Before Invest, la ricerca di finanziamenti e lo sviluppo di competenze in ambito Industria 5.0. Le iniziative coniugano innovazione e sostenibilità, contribuendo alla costruzione di un ecosistema digitale resiliente per il territorio, grazie alla collaborazione tra imprese, centri di ricerca e istituzioni.
L’obiettivo finale è il rafforzamento della competitività del tessuto produttivo di Abruzzo e Molise, con particolare attenzione a servizi avanzati come l’intelligenza artificiale, la trasformazione digitale e la creazione di opportunità di networking con stakeholder internazionali.
Il report della Commissione Europea e la situazione dell’Italia
Secondo il Digital Decade Report 2024 della Commissione Europea, l’Italia ha compiuto progressi nel settore dell’e-government, in particolare per quanto riguarda la sanità elettronica e i principali servizi pubblici digitali per le imprese. Tuttavia, persistono sfide importanti in merito alle competenze digitali, mentre le imprese italiane risultano in ritardo nell’adozione di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale. Solo il 5% delle imprese italiane utilizza l’IA, rispetto alla media UE dell’8%, con una dinamica limitata. Inoltre, l’espansione delle imprese in Italia è ostacolata da un ecosistema generalmente debole e da investimenti limitati in capitale di rischio. Solo il 45,8% delle persone in Italia possiede almeno competenze digitali di base, un dato ben al di sotto della media UE del 55,6%, con una dinamica limitata negli ultimi anni.
Questo divario con l’Europa è ancora più accentuato nelle regioni meno infrastrutturate come Abruzzo e Molise, dove molte PMI, soprattutto quelle con meno di 50 dipendenti, lamentano la mancanza di competenze digitali adeguate e una limitata diffusione dell’intelligenza artificiale o dell’Internet of Things (IoT) nelle operazioni aziendali di base.
Benefici attesi e impatti economici
Il progetto, che coinvolge oltre 30 partner tra cui Confindustria, istituzioni accademiche e centri di ricerca di spicco, mira a promuovere una crescita economica resiliente e sostenibile. Le iniziative di EDIHAMO puntano a colmare il divario di competenze digitali nelle imprese regionali, con un impatto significativo atteso in termini di produttività e competitività a livello nazionale ed europeo.
Le testimonianze
Lorenzo Dattoli, Presidente di Match 4.0, ha sottolineato:
“Possiamo dire, con una certa soddisfazione, che il progetto EDIHAMO – finanziato dal MIMIT nell’ambito del bando per migliorare il livello di digitalizzazione delle PMI, delle Grandi Imprese e delle Pubbliche Amministrazioni Italiane – sta dispiegando tutte le sue potenzialità. Abbiamo avuto bisogno di un po’ di tempo, come peraltro tutti i colleghi italiani, per organizzare il nostro lavoro: ora abbiamo potenziato funzionalmente e strutturalmente il soggetto attuatore (Match 4.0), completato la partnership che oggi è tra le più numerose d’Italia (31 partner), e ci siamo dedicati a una capillare attività di sensibilizzazione delle imprese del territorio di Abruzzo e Molise.”
Silvano Pagliuca ha dichiarato:
“Ricordo con orgoglio che MATCH4.0 come DIH è nato da tre soci fondatori, tutti del sistema Confindustria Abruzzese. Abbiamo fatto molta strada e continuiamo a credere nel valore della partnership allargata. Il tema oggi è l’intelligenza artificiale: se ne parla molto, ma se ne fa poco. Questo è un problema. L’orizzonte dell’AI è l’Europa. Il problema della regolamentazione dell’AI, poi, è mondiale. Anche l’impatto sul lavoro sarà globale: da uno studio di Google emerge che ben 1,8 milioni di lavoratori italiani sono già sostituibili dall’intelligenza artificiale. È fondamentale che i progetti realizzati migliorino il nostro futuro, e il ruolo del DIH è aggregare le competenze frazionate attualmente presenti nel digitale.”
Ezio Previtali, Direttore dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso, ha dichiarato:
“I Laboratori del Gran Sasso dispongono di un nodo di supercalcolo installato al loro interno. Questo nodo è in continua espansione, sia in termini di infrastruttura che di competenze, grazie all’assunzione di personale specializzato. L’obiettivo è rendere questa infrastruttura accessibile a tutti gli attori coinvolti sul territorio, comprese le aziende.”
Ercole Cauti, Direttore di Match 4.0, ha annunciato progressi nelle attività di promozione della trasformazione digitale, sottolineando l’importanza di colmare il divario digitale per migliorare le imprese, le comunità e la vita delle persone.