L’Aquila. “Il consigliere del Pd Pepe, cercando la legge 394 del 1992 come scrive nel suo comunicato strumentale (in realtà è del 1991, ma sarà sicuramente un refuso), non è riuscito a trovare il riferimento corretto relativo alla disciplina della pesca sportiva all’interno dei parchi e, cosa più importante, neppure a capirne il significato, fatto grave se si considera che per cinque anni, prima della vittoria del centrodestra, è stato assessore all’agricoltura. La norma prevede che siano i singoli Parchi a disciplinare attraverso il proprio regolamento cosa è consentito e cosa è vietato nel proprio territorio, la Regione può solo prenderne atto e conformarsi”. E’ la replica del vicepresidente della giunta regionale con delega alla pesca, Emanuele Imprudente, al consigliere regionale del Pd Dino Pepe.
“La legge 394/91 prevede che sia il regolamento dei diversi Parchi a disciplinare le attività consentite all’interno degli ambienti naturali tutelati con particolare riguardo alla flora e alla fauna protette e ai rispettivi habitat – continua Imprudente – ed è lo stesso regolamento del Parco che stabilisce i divieti e le deroghe connesse alla cattura, all’uccisione, al danneggiamento ed al disturbo delle specie animali”.
“Fa sorridere il fatto che il mio predecessore all’assessorato alla Pesca – dice ancora Imprudente – non sappia che il Ministero, con decreto del 2 aprile 2020, ha di fatto imposto un divieto di ripopolamento di tutte le specie ritenute alloctone (cioè aliena, non autoctona) e tra queste anche le trote fario, bloccando di fatto la stragrande maggioranza di immissioni nei nostri fiumi, in particolare per le gare di pesca sportiva”.
“In tal senso, la Regione sta comunque operando per consentire gare di pesca in specifici tratti e per effettuare interventi al fine di sostenere la naturale pescosità dei fiumi. Si stanno investendo come mai sotto i 5 anni di assessorato Pepe presso il Centro ittiogenico regionale dell’Aquila risorse importanti per il recupero della trota autoctona e la Regione Abruzzo, a livello nazionale, è tra le regioni più performanti. Questa azione consentirà di garantire nell’arco di qualche anno il ripopolamento dei fiumi regionali con solo materiale autoctono”.
Sul tema tesserini: “Il consigliere Pepe dovrebbe sapere che la proroga per la consegna è stata consentita a causa della pandemia, tanto che ora devono essere restituiti per l’acquisizione dei dati sul pescato – prosegue il vice presidente -. Sono fiero del fatto che la Regione abbia messo a disposizione dei pescatori una procedura telematica che consente in qualunque momento della giornata di fare da casa la richiesta senza recarsi fisicamente agli sportelli”.
Secondo Imprudente, “la nuova modalità online garantisce un significativo vantaggio in termini di semplificazione degli adempimenti per l’utenza e l’accesso con Spid, per specifica disposizione statale, è obbligatorio quando si chiedono servizi della PA. La modalità tradizionale rimane attiva presentandosi allo sportello, ma informiamo che sono già moltissimi i tesserini rilasciati con la nuova modalità” conclude Imprudente.